A guardare la copertina di questo album dei Last Winter mi sono incuriosito molto, chissà quale castello mi ero costruito nella mente, immediatamente fatto crollare a causa di uno stile quanto di più lontano potessi immaginarmi. Siamo nel più becero Rock melodico adolescenziale che sia uscito negli ultimi tre anni credo, peggio ancora dei The Rasmus e compagnia bella, un misto di miele, zucchero filato e tanta pacchianeria che farebbe morire strozzato dai conati di vomito anche il più incallito dei piacioni.
Per quanto mi riguarda qui non si salva nulla, The Violent Things, A Pacific Romance (ma che cosa è?!) e Kiss So Hard (Dio ci perdoni tutti) sono veramente sotto la media, sembra tutto uno scherzo. Vogliamo parlare inoltre di Girl Next Door (è incredibile) e per concludere Our Summer In Illinois (è ufficiale, ci stanno prendendo per il culo). Bisognerebbe salvare in corner soltanto una produzione discreta ma niente di più.
Onestamente vi ci vedo tutti quanti mentre aspettate la vostra amata all’uscita da scuola con i Last Winter uscire a tutto volume fuori dallo stereo della vostra macchina, giusto in tempo per correre a casa a guardare Dawson Creek, patetici, scontanti ma soprattutto gratuiti ed inutile. Non mi sembra ci sia altro da aggiungere ad un disco simile, Under The Silver Of Machines è tutto sbagliato dall’inizio alla fine, nelle musica (squallida) e nelle intenzioni, davvero patetiche e infantili.
Non so cosa gli sia successo alla Lifeforce Records, ma è molto grave a quanto pare, Dio li perdoni perché non sanno quello che fanno.