Copertina 7

Info

Anno di uscita:2009
Durata:45 min.
Etichetta:Go Down Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. INTRO
  2. LONG WAY HOME
  3. LISTEN TO THE ROCK
  4. OUT THE RAIN CRIES
  5. WE GOT A PROBLEM
  6. GOODBYE ANGEL
  7. SWEET LADY
  8. LET ME BE YOUR MAN
  9. DANCING WITH THE MONSTER
  10. WE ARE BOOZERS
  11. LONELY MAN
  12. ARE YOU READY
  13. TOO LATE

Line up

  • Lu Silver: lead vocals, guitars
  • Eddy Current: lead guitar
  • Mark Oak: bass, vocals
  • Danny Savanas: drums

Voto medio utenti

Dopo due ottimi albums ed un sacco di concerti, la considerazione verso gli Small Jackets ha superato i nostri confini per assumere un profilo meno locale e limitato. Così in questo nuovo capitolo discografico, il quartetto italiano ha puntato con decisione a crearsi una dimensione più internazionale.
In primo luogo recandosi in Svezia a registrare il disco sotto le sapienti cure dei produttori, tra gli altri, di nomi come The Hellacopters e Millencolin. In secondo luogo fornendo un songwriting molto maturo al proprio hard rock, che strizza l’occhio ai classici del genere ma con spirito pienamente contemporaneo. Infine, ottenendo alcuni contributi da ospiti stranieri di buon calibro, a conferma della stima guadagnata fuori dalla nostra patria.
Rispetto al passato sono stati limati i contorni più aspri e ruvidi, in cambio di un sound solido e ben rifinito ma sempre sanguigno e ricco di groove. Brani di temperamento, con una piacevole varietà di sfumature e spesso arricchiti nei dettagli con strumenti meno canonici, come sax, violino, hammond e armonica.
Al centro di tutto resta comunque la qualità delle canzoni, che spaziano dal caldo boogie sudista di “Long way home” e “Dancing with the monster” al feeling radiofonico dell’orecchiabile singolo “Listen to the rock”. Ma troviamo anche l’hard tosto e quadrato in “We got a problem”, cantata dal vocalist dei Silvertide, la funkeggiante “Let me be your man” che ricorda i Whitesnake, la cover di “Are you ready” dei Grand Funk, ed ancora il lato soft della formazione che emerge nelle ballate “Goodbye angel” e “Lonely man”, quest’ultima con un pizzico di atmosfera country-rurale.
Canzoni che riescono a farsi ricordare per l’intensa vivacità, pronte a brillare nelle esibizioni dal vivo, da sempre ambiente ideale per gli Small Jackets.
Insomma un lavoro completo, divertente e sostanzioso, che merita di incrementare la fama della rock band italiana.

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