Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:45 min.
Etichetta:Escape
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. SECRETS OF THE NIGHT
  2. I'VE BEEN LOVING YOU
  3. ROAD TO FREEDOM
  4. RUNNING WILD IN THE NIGHT
  5. ANYONE WITH A BROKEN HEART
  6. END OF TIME
  7. HE NEVER GAVE IT ALL
  8. I WANT YOU
  9. WHO WANTS TO BE FREE
  10. MAIN ATTRACTION
  11. CAUGHT IN THE CROSSFIRE

Line up

  • Marku Keski Malenpaa: guitars
  • Mikko Kuusiniemi: guitars
  • Jari Huvila: keyboards
  • Eki Ekfors: drums
  • Jaakko Pohjola: bass
  • Tapani Tikkanen: vocals and guitars

Voto medio utenti

Tapani Tikkanen è un vecchio protagonista della scena rock finlandese, a quanto pare popolarissimo in patria, ma pressochè sconosciuto dale nostre parti. Dopo le esperienze di "IC Rock" e "Tanna", il singer presenta la sua nuova creatura, i Prayer, con i quali dà vita ad un interessante debutto intitolato "Wrong Address". Le coordinate stilistiche in cui si muove questo lavoro non sono affatto particolari, trattandosi di un rock melodico piuttosto classico, sostenuto da ariose melodie di tastiere e da linee vocali interessanti, anche se spesso non sufficientemente vincenti.

Il lavoro si apre con la buona "Secrets of the night", un rock pomp molto energico, con un ritornello decisamente dinamico, che mi ha ricordato lontanamente gli Uriah Heep (ah, potenza della suggestione!). Le cose si fanno ancora più interessanti con la movimentata "I've been loving you", dotata di un refrain che più classico non si potrebbe, mentre "Road to freedom" vive di belle atmosfere epiche piuttosto vicine a quelle dei primi Magnum (ovviamente fatte le dovute proporzioni!).

Anche "Running wild in the night", "Anyone with a broken heart" e "Who wants to be free" (quest'ultima ha l'incedere epico dei migliori Ten, ed è impreziosita da un doppio assolo di chitarra e tastiera) sono valide melodic songs che fungono perfettamente il compito di intrattenere piacevolmente l'ascoltatore, mostrando soprattutto una gran prova vocale da parte di Tikkanen, che certo non sarà sui livelli di un Bob Catley, ma che pure riesce tranquillamente a dire la sua.

Nel complesso "Wrong Address" è un buon prodotto, con episodi ben riusciti che hanno però il difetto di assomigliarsi un po' tutti, sulla lunga distanza. Un altro problema pare essere costituito dalle ballate: in un genere come questo dovrebbero essere prioritarie, invece qui non funzionano proprio: "I want you" è decisamente troppo pesante!

Con qualche aggiustamento qua e là, e un certo periodo di riflessione, questo è comunque un gruppo che potrebbe dire la sua un giorno o l'altro...
Recensione a cura di Luca Franceschini

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