Copertina 8

Info

Demo
Genere:Death Metal
Anno di uscita:2007
Durata:19 min.

Tracklist

  1. LAHAR
  2. LEECHLIKE
  3. ENSLAVED
  4. WHILE THE SHINY MOUTH SIPS...
  5. BLACK TEARS

Line up

  • Matt Gatti: vocals
  • Alle D'Antone: guitars, backing vocals
  • Davide Iori: bass
  • Mattia "Matty" Belli: drums

Voto medio utenti

I Logic Of Denial nascono dalla ceneri dei Collapse, band che finisce la sua avventura sul finire del 2006. Dopo lo scioglimento di questa band, ecco che Alle D'Antone ( chitarre e cori ) e Mattia "Matty" Belli ( batteria ) non rimangono a guardare ed imbastiscono al volo una nuova band, i Logic Of Denial per l'appunto, completando la line up con gli innesti di Matt Gatti, vocalist, e Davide Iori, basso. La band cita tra le proprie influenze, svariate big bands dell'estremismo sonoro...qualche nome? Beh, passiamo dai Meshuggah ai Lamb Of God, dagli Slayer ai Devildriver, fino ad arrivare ad acts come Converge, Carcass e Suffocation. Onestamente, durante l'ascolto di questo five tracks demo, non ho riscontrato tutte queste influenze. la band forgia il proprio sound su una struttura tipicamente death metal, di stampo americano giusto per capirsi, infarcendo il tutto con particolari presi dal thrash, dal brutal e dal metal classico ( questo si denota in alcuni solos davvero ben realizzati ). Il demo inizia con "Lahar", bel macigno dal sapore Obituary e Death; i suoni sono perfetti, con chitarre in primo piano, atte a stritolare l'ascoltare con continui riffs circolari. La voce di Matt Gatti è spesso in bilico tra il rantolo infernale di Chuck Schuldiner e l'abrasiva ugola demoniaca di Flegias. Da applausi il solos nel finale, poco prima della sfuriata "classica": un solo di chitarra atmosferico, che ci porta alla memoria le gesta leggendarie del movimento death metal made in Florida. La successiva "Leechlike" è ancora un devoto omaggio al paradisiaco marciume targato Death, sia per le linee vocali sia per la cura nei solos disseminati durante i tre minuti scarsi di durata; piacevolissimi anche i frequenti rallentamenti in stile Suffocation, durante i quali la band di Reggio Emilia riesce a spegnere ogni sorta di luce, gettando gelida oscurità attorno a chi ascolta. "Enslaved" è più thrash oriented, almeno nei primi minuti, dopo i quali l'anima brutale dei quattro viene ancora fuori, sospinta da un amore incontrastato per la Florida. Anche in questo brano c'è da segnalare la presenza di un gran bel solo di chitarra, il che comincia a divenire una piacevolissima abitudine. La quarta canzone, "While The Shiny Mouth Sips...", è velenosa sinergia tra l'apnea brutal death ed il precipitare tipico del thrash Bay Area; probabilmente il pezzo meno elaborato del demo, il che non è una critica - assolutamente - , che ben figura dopo tre pezzi assai complessi come struttura compositiva. Il finale del demo è affidato a "Black Tears", ennesimo bagno di sangue a metà strada tra Death ( la vera influenza della band ) e brutal death. Da segnalare la buona produzione del demo, cristallina sui solos di chitarra e nelle parti vocali ( pur trattandosi di growls, c'è da rimarcare un'ottima pulizia, evitando così il fastidioso effetto "cesso intasato" ) e, giustamente, marcia e plumbea nel guitar working ritmico di Alle D'Antone. Ottimo debutto per questa giovane band, ed un demo consigliatissimo a tutti gli amanti del death metal; venghino siori e siore, c'è da godere!!!

Contatti: Web Site www.logicofdenial.tk - www.myspace.com/logicofdenial
Recensione a cura di Andrea 'ELASTIKO' Pizzini

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