Mind Key - Habemus Poland - Live in Katowice

Copertina 7

Info

Dvd
Anno di uscita:2007
Durata:125 min.
Etichetta:Metal Mind

Tracklist

  1. INTRO: SARABANDE BY G.F. HÄNDEL
  2. LOVE REMAINS THE SAME
  3. LORD OF THE FLIES
  4. DEEP INSIDE
  5. GUITAR SOLO
  6. EYE OF A STRANGER
  7. MEMORY CALLING (2006 VERSION)
  8. WORLD OF ILLUSION
  9. WITHOUT ANN
  10. WAITING FOR THE ANSWER
  11. STILL OF THE NIGHT
  12. SECRET DREAM
  13. STORMBRINGER (BOOTLEGGED AT ODDLY SHED, CASERTA)
  14. INTRO/LOVE REMAINS THE SAME (BOOTLEGGED AT STODOLA, WARSAW)
  15. DEEP INSIDE (BOOTLEGGED AT STODOLA, WARSAW)
  16. LORD OF THE FLIES (BOOTLEGGED AT ESPACE JULIEN, MARSEILLE)
  17. STILL OF THE NIGHT (BOOTLEGGED AT ESPACE JULIEN, MARSEILLE)

Line up

  • Giorgio Adamo: vocals
  • Dario De Cicco: keyboards, backing vocals
  • Emanuele Colella: guitars, backing vocals
  • Andrea Stipa: drums, backing vocals
  • Raffaele Castaldo: bass

Voto medio utenti

“Habemus Poland” è il primo Dvd della carriera dei Mind Key e ci mancherebbe altro, visto che all’attivo del gruppo napoletano si possono contare solamente (per quanto apprezzati ed apprezzabili) un demo (“Welcome to another reality”) e un album (“Journey of a rough diamond”).
Qualcuno potrebbe sostenere che si tratta di un parto “prematuro” per una band tutto sommato “inesperta” e dal repertorio limitato, tuttavia l’occasione offerta dalla polacca Metal Mind Productions (con il benestare della loro label, la Frontiers) era davvero troppo ghiotta per preoccuparsi di questioni così futili.
E poi diciamo la verità, i Mind Key sono veramente bravi nel loro ambito di competenza e anche se il prog-metal che propongono è spesso piuttosto debitore (senza nascondersi!) nei confronti dei capiscuola del genere (Dream Theater, innanzi tutto e in secondo luogo anche Symphony X e Shadow Gallery), il gusto e l’intensità che lo caratterizzano vanno ben oltre il concetto di una riproduzione acritica.
Il concerto si svolge nella bellissima ambientazione teatrale del Wyspianski di Katowice e con il contributo di un’ottima regia e di un’efficiente resa sonora in Dolby Digital 5.1, il quintetto nostrano offre una prestazione di grande spessore, affiancando una notevole dotazione tecnica (esibita, tra l’altro, con “disarmante” naturalezza) ad una discreta capacità di “tenuta” del palco.
Arrivando alle canzoni, esse appaiono, come succede comunque piuttosto di frequente in quest’ambito stilistico, leggermente difficili da metabolizzare in maniera istantanea ma il songwriting dei nostri è adeguatamente composito e cerca (con un po’ di fatica, come già anticipato) un proprio percorso all’interno di linee melodiche e strutture musicali abbastanza “familiari”.
“Lord of the flies”, “Deep inside”, il nuovo arrangiamento di “Memory calling” (che l’affranca da quel certo “anonimato” di base che contrassegnava la sua versione originale), “Waiting for the answer” e “Secret dream” sono tutti buoni esempi di come il verbo diffuso da Mike Portnoy (che, ricordiamo, li ha personalmente scelti come supporting band per il “Train of thought” tour nel nostro paese) & C. sia stato ben assorbito e restituito con sufficiente personalità dai protagonisti di questa disamina, che si rivelano, così, una formazione in grado di soddisfare anche i palati più esigenti ormai assuefatti a questi particolari sapori musicali.
Buone notizie arrivano anche dalla nuova “Eye of a stranger”, illuminata da un’accresciuta “specificità”, mentre con la valida cover di “Still of the night” dei Whitesnake, i Mind Key danno libero sfogo alla loro passione per l’hard rock “classico” (un altro aspetto che, sebbene “sottotraccia”, marchia il loro suono), offrendoci l’opportunità di sottolineare la performance della “new entry” Giorgio Adamo (proveniente dagli Stamina … lo dicevo che era un talento!) che qui si confronta senza timore reverenziale con un mito della fonazione modulata e in generale si manifesta come un cantante dotato di una vocalità estesa ed espressiva.
A completamento del dischetto versatile arrivano le immancabili bonus features, rappresentate da alcuni video live “bootlegati” (e, quindi, con relativa minore qualità audio-video) a Caserta, Varsavia e Marsiglia (da segnalare la rilettura di “Stormbringer”, cantata da Elio Fierro, figlio e nipote d'arte, noto per la sua partecipazione al musical “Notre Dame de Paris”, e per un periodo collaboratore della band), segmenti “estetico-informativi” (photo e art gallery, desktop images biografia, …) ed un’interessante intervista a Dario De Cicco ed Emanuele Colella, realizzata finalmente in italiano (con un bellissimo accento partenopeo, tra l’altro!) e sottotitolata in inglese, in cui i nostri danno prova della loro motivazione e della convinzione nei propri mezzi, ma con la modestia (dote sempre più rara!) di chi sa che, nonostante i considerevoli obiettivi conquistati, per arrivare concretamente a “sedere” al tavolo dei “grandi”, sarà necessario ancora un po’ di lavoro.
L’espressione “… un sogno che diventa realtà” diventa una frase ricorrente di questa lunga ed esauriente chiacchierata … personalmente ritengo che i Mind Key meritino, anche grazie al giusto atteggiamento, tutto quello che hanno ottenuto finora e sono altresì persuaso che questo non vorrà dire appagamento o mancanza di stimoli per il futuro … la sfida è ora quella di fare in modo che la realtà superi la bellezza del sogno.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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