Passano gli anni, ma per gli
AURI di
Tuomas Holopainen le influenze (e le copertine) rimangono bene o male sempre le stesse.
Nel nuovo (e inatteso)
“Candles & Beginnings” dominano le atmosfere eteree e cinematografiche dei dischi precedenti, un po’ Enya e un po’
Braveheart (
“The Invisible Gossamer Bridge”, “Helios”), con la sempre più sorprendente
Johanna Kurkela assoluta protagonista.
Nella sinistra
“The Apparition Speaks” c’è qualche concessione heavy in più, prima dell’elettronica
“I Will Have Language”, caratterizzata da belle aperture corali. Se
“Oh, Lovely Oddities” e
“Libraries Of Love” vogliono proiettare Kate Bush nel nuovo millennio,
“Blakey Ridge” e
“Museum Of Childhood” sembrano mettere a sistema i Blackmore’s Night e il Rick Wakeman degli anni Novanta.
I Nightwish più pop emergono nel breve singolo
“Shieldmaiden”, mentre
“A Boy Travelling With His Mother” è una lunga traccia dai connotati progressivi e fiabeschi, coerente nello sviluppo e degna conclusione di un lavoro non privo di difetti (in particolare un
Troy Donockley alle mie orecchie un po’ sottotono), ma complessivamente riuscito.
A risentirci.
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