Copertina SV

Info

Anno di uscita:2021
Durata:79 min.

Tracklist

  1. FROM ASIA
  2. NICE JOURNEY
  3. RANDOM
  4. RASA
  5. UNBALANCE
  6. OUT
  7. TRANSPOSE
  8. TIME TO RELAX

Line up

  • Paolo Tofani: guitar, eletronics

Voto medio utenti

Questo 2021 non vuole smettere di stupire gli appassionati di musica: dopo tonnellate di ottima musica fatta da vecchie glorie, inattesi ritorni e giovani leve, in questo strano Novembre 2021 esce il nuovo “Indicazioni Vol.2” di Paolo Tofani.
Un nome che a molti non dirà nulla, ma dietro al quale si cela uno dei più importanti chitarristi italiani in ambito Rock: iniziata la sua carriera in alcuni complessi Beat (I Califfi e I Samurai), diventerà celebre per la sua importante militanza negli Area (che è molto semplicemente la Progressive Rock band italiana più avanguardista e sperimentale di tutte) nel periodo che va da quella pietra miliare di “Arbeit Macht Frei” (1973) a “Maledetti (maudits)” (1976). Paolo Tofani nel mentre ebbe una bella sbandata Acid/Psych (“What Me Worry?” del 1975 uscito sotto il nome di Electric Frankenstein) e poi cominciò una fortunata carriera solista che fu pesantemente influenzata dalla sua conversione Hare Krishna e dei vari episodi ricordo con piacere la musica sacra indiana contenuta in “Deep Emotion” del 2015 che fu molto apprezzato da un certo Greg Lake, tanto da spingerlo a scrivere una prefazione all’interno del booklet.

E dopo tanti successi artistici arriviamo ai giorni nostri e a questo nuovo lavoro, ma cos’è esattamente “Indicazioni Vol.2”? Innanzitutto, molto banalmente è il seguito del primo capitolo uscito nel lontano 1977, non parliamo di un album musicale in senso stretto, quanto più un’esplorazione musicale.
Questa esplorazione musicale si ciba di alcuni ingredienti: in prima battuta della più libera e sfrenata improvvisazione che dà a queste composizioni una struttura libera e liquida, poi una leggera elettronica di mezzo e l’uso della personale chitarra di Paolo Tofani, la Tritanka, uno strumento a tre manici di sua stessa invenzione.
Parliamo di un musicista che negli ultimi usa oltre alla sua Tritanka, un armamentario tecnologico/espressivo fatto di MacBook Pro portatile, di un Santoor e di alcuni Joystick della Nintendo (gli appassionati di videogiochi conosceranno molto bene questi ultimi).

Una divagazione molto sperimentale quasi totalmente strumentale che per sua stessa natura non è adatta a tutti, anzi, si rivolge ad un pubblico molto di nicchia, a mio parere fatto quasi solo da musicisti e di alcuni (pochi) curiosi,

Il fatto che qui siano presenti improvvisazioni sperimentali quasi completamente strumentali fa sì che l'ascolto sia più vicino ad un "Cantare la Voce" di Demetrio Stratos (1978), in pratica una sorta di saggio musicale/espressivo dello strumento di riferimento e come tale va trattato.
L'unica vera critica che mi sento di rivolgere a questo prodotto e nella sua durata: capisco la voglia di sperimentare e di esplorare a fondo un'idea, ma una durata più concisa avrebbe sicuramente aiutato a fare emergere con più forza e a rendere più fruibili queste idee.
Invece così com'è "Indicazioni Vol.2" può risultare interessante solamente per qualche studioso e indigesto per tutti gli altri.
Recensione a cura di Seba Dall

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