Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2023
Durata:37 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. INTRO
  2. BLOODY SUNRISE
  3. PREDATORS
  4. CURSED AND SLAIN
  5. CHRISTMAS
  6. APOCALYPSE NOW
  7. INHALE!
  8. WALTZ OF THE FLAMES

Line up

  • Yevhen Ivanenko : vocals
  • Oleksandr Romanchenko: guitars
  • Shengur: guitars
  • Dmytro Ponomarov: bass
  • Andriy Nikulenko: drums

Voto medio utenti

Gli ucraini Historian, tramite il loro debutto discografico, dal significativo titolo Total Resistance, ci offrono una rappresentazione nuda e cruda (non potrebbe essere altrimenti) delle emozioni che sta vivendo il proprio popolo, mentre il conflitto russo-ucraino imperversa, devastando il paese e mietendo numerose vittime anche tra i civili.
La band riversa, nelle varie tracce, coraggio, cuore e tanta frustrazione; elementi che sfociano in composizioni basate su un massiccio death-thrash metal, avvolte da un clima, per lo più, claustrofobico, rappresentato pienamente dal growl ossessivo di Yevhen Ivanenko.
Tuttavia, le corpose nubi che oscurano le atmosfere dei brani, vengono talvolta squarciate da improvvisi lampi di luce, che assumono le accattivanti sembianze di profonde trame melodiche, sempre graffianti, eppure più intime e dense di sincera amarezza.
Il disco può vantare un'intelaiatura musicale possente, requisito fondamentale per pianificare una “Resistenza Totale” a 360 gradi, facendo perno sulle chitarre ficcanti di Okensandr Romanchenko e Shengur, in grado di picchettare incessantemente le robuste strutture costruite dalla sezione ritmica, curata dal basso di Dmytro Ponomarov e dalla batteria di Andriy Nikulenko.
All’interno di questo lavoro, vi sono poi chiaramente alcune tracce più riuscite di altre e, a tal proposito, spiccano l’articolata Cursed And Slained, l’agguerrita Christmas, oppure ancora, la suggestiva Waltz Of The Flames che, con la sua aria fiera, ma malinconica, va a concludere degnamente il disco.

Total Resistance è il riflesso dello stato d’animo di una band lacerata al suo interno, da una profonda sofferenza che, per assurdo, funge da vero e proprio detonatore per la realizzazione di un lavoro arrabbiato e spontaneo. Gli Historian, si rendono autori di un esordio discografico valido e pieno di sentimento, narrando le gesta eroiche compiute, in tempo di guerra, da persone assolutamente comuni che, spinte da un eccezionale istinto di sopravvivenza, danno vita ad un’instancabile opposizione ad oltranza nei confronti delle avversità belliche, anche se, tutt’intorno prevale un enorme senso di dolore e distruzione.
Del resto, questa è la guerra, raccontata attraverso la musica.




Recensione a cura di Ettore Familiari

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