Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2023
Durata:51 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. I STAND
  2. DISAPPEAR
  3. DOWN IN A HOLE
  4. ON MY WAY TO YOU
  5. WHERE WILL OUR TEARS FALL?
  6. BOOK OF LOVE
  7. STRANDED IN THE MIDDLE OF NOWHERE
  8. FOLLOW ME
  9. TO THE EDGE OF THE WORLD
  10. SEARCH OVER THE HORIZON
  11. ONLY THE BRAVE

Line up

  • James Robledo: vocals
  • Jimi Bell: guitars
  • Francesco Savino: guitars
  • Chuck Wright: bass
  • Ken Mary: drums

Voto medio utenti

Tempo di debutti in casa Frontiers, e questa volta tocca ai Demons Down, band dove figurano vari musicisti del panorama odierno, come James Robledo (autore anche lui di un debut due anni fa sulla medesima etichetta), Francesco Savino (False Memories), e Chuck Wright, conosciuto ai più come ex-batterista dei Quiet Riot sia in tempi recenti che negli anni Ottanta e Novanta. Per finire, dietro la produzione vi è Alessandro Del Vecchio, anch'egli non estraneo alla Frontiers data la sua attuale carriera con gli Edge Of Forever e i Lionville. Molta carne al fuoco quindi, ma anche esperienza e generi musicali non estranei, e dato ciò, quello che ci si aspetta è un disco coerente nella sua proposta, con un ottimo songwriting, e melodie catchy quanto basta.



Formula che in 'I Stand' funziona abbastanza bene, dato che per i suoi ben 50 minuti e rotti di musica ci troviamo comunque di fronta a un disco che in rari casi annoia, prendiamo la banale ballad di turno 'On My Way To You', ma che quando decide di puntare su sonorità più corpose ed energiche come 'Book Of Love' o 'Follow Me', a mio parere la vera highlight del disco, mostra tutto il talento dei musicisti qui chiamati. Sugli scudi sopratutto la voce di Robledo che, rispetto alla sua prova di due anni fa comunque non assolutamente insufficiente, ha trovato l'occasione per maturare ancor di più. Viaggiano più che bene le restanti 'Down In A Hole', 'To The Edge Of The World', e 'Only The Brave', con il loro incedere che ricorda un mix tra i primi Pretty Maids e il Malmsteen di 'Facing The Animal'. Da segnalare inoltre la bravura di Del Vecchio dietro le tastiere, mai troppo invadenti e che anzi, contribuiscono a rendere i singoli pezzi più orecchiabili, ma senza mai scadere nel melenso.

Un'ottima prova dunque, ma visti i nomi coinvolti non ci si poteva aspettare di meno. Non è il disco che forse cambierà il vostro 2023, ma se nel mezzo della vostra giornata trovate del tempo per ascoltare qualcosa....dategli una chance.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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