Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2022
Durata:49 min.
Etichetta:Metalizer Records

Tracklist

  1. SOLID SOURCE OF STEEL
  2. RULE OR OBEY
  3. STRAIGHT AND READY
  4. STREETLIGHT DOMINO
  5. STRUCK DOWN
  6. BLESSED BY THE SHOT
  7. WAVES OF HAMARTIA
  8. IRON STAMINA

Line up

  • Elias Felber: vocals
  • Reno Meier: guitars
  • Jack Tytan: guitars
  • Christoph Widmer: bass
  • Elias Burri: drums

Voto medio utenti

Ecco un titolo che dice già tutto.

Dell'album e dei Sin Starlett.

Introduzione cinematografica, con atmosfere quasi alla Blade Runner, ma ben presto i battiti della forgia lasciano posto ad altri colpi, quelli dati dal drummer Elias Burri, che insieme ai suoi compagni di avventura rende omaggio al Metal con questo "Solid Source of Steel".
Songwriting, sonorità e un cantato che rimandano direttamente agli anni '80, il tutto fortemente ispirato dalla N.W.O.B.H.M. in generale, e da Judas Priest e Saxon in particolare. Un aspetto che sicuramente caratterizza i Sin Starlett è la voce di Elias Felber, con quel suo timbro nasale e impostazione gracchiante, comunque mai fastidiosa e sempre funzionale nell'economia delle canzoni.
Se l'arpeggio di "Rule or Obey" inizialmente mi ha fatto pensare a "One" dei Metallica, dopo poche battute ecco apparire magicamente i primissimi Queensrÿche, già… proprio quelli di "The Warning". Le chitarre di Reno Meier e Jack Tytan (alla sua prima incisione con i Sin Starlett) sanno anche essere affilate e smaniose di sfidarsi a duello, e lo fanno alla grande sulla rockeggiante "Straight and Ready". Più strutturata, con alcuni passaggi maideniani, la seguente "Streetlight Domino" è meno immediata ma non sa rinunciare ad una bella accelerazione nel finale. Ecco poi i Judas Priest di "Turbo" e i Def Leppard far capolino su "Struck Down", un accattivante mid-tempo dove sono nuovamente i due chitarristi a ritagliarsi la scena. Sul finale del disco incappiamo invece nei Sin Starlett più rocciosi e acceptiani, in occasione della terna formata da "Blessed by the Shot", "Waves of Hamartia" (ai confini con il Power Speed made in US) e "Iron Stamina".

Svizzeri, di Lucerna, città del centro-nord nell'area di lingua tedesca, i nostri sono in attività dal 2005 e hanno realizzato, prima di "Solid Source of Steel", altri tre album, l'esordio "Call to the Punisher" (2008), "Throat Attack" ('12) e "Digital Overload" ('16).

Faccio quindi un mea culpa per non averli considerati prima, ma non commetterò nuovamente questo errore: da oggi i Sin Starlett entrano definitivamente nei miei radar.


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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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