Mors Principium Est - Liberate The Unborn Inhumanity

Copertina 5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2022
Durata:57 min.
Etichetta:AFM Records

Tracklist

  1. CLEANSING RAIN
  2. ETERNITY'S CHILD
  3. THE UNBORN
  4. THE LUST CALLED KNOWLEDGE
  5. VALLEY OF SACRIFICE, PART 1
  6. FINALITY
  7. TWO STEPS AWAY
  8. INHUMANITY
  9. PURE
  10. THE ANIMAL WITHIN
  11. LIFE IN BLACK
  12. FRAGILE FLESH
  13. VALLEY OF SACRIFICE, PART 2

Line up

  • Ville Viljanan: vocals
  • Jori Haukio: guitars, programming
  • Jarkko Kokko: guitars
  • Teemu Heinola: bass
  • Marko Tommila: drums

Voto medio utenti

Ve l'ho già detto che i Mors Principium Est sono uno dei miei gruppi preferiti?
Sì, credo di averlo ribadito diverse volte fino alla nausea, ne sono quasi certo: basta leggere i miei sproloqui sull'ultimo disco della band di Pori - "Seven" - per immaginarmi con gli occhi a cuoricino....
A questo mondo però il "troppo bello per durare" sembra essere verità conclamata ed infatti nel 2021, dopo 10 anni di carriera insieme, il compositore-polistrumentista-fenomeno della sei corde Andy Gillion è uscito dalla band (e non chiedetemi di prendere posizione sulla questione.).
Parallelismo per chi ama il calcio: togliete Modric al Real Madrid e vediamo se i risultati non cambiano...

Ville Viljanen, cantante ed unico membro rimasto, però non si è perso d'animo e grazie alla fidata AFM Records quest'anno ha pubblicato "Liberate The Unborn Inhumanity".
A questo punto chiunque conosca un minimo i MPE ha già mangiato la foglia: sono i titoli - combinati - dei primi tre dischi del gruppo.
BINGO!!
Cos'ha fatto il buon Ville?
Ha richiamato i due chitarristi originali e co-fondatori dei Mors Principium Est Jori Haukio e Jarko Kokkoo, il bassista di lungo corso Teemu Heinola ed insieme al drummer Marko Tommila ha scelto le canzoni dei primi tre album "Inhumanity"(2003), "The Unborn" (2005) e "Liberation = Termination" (2007) più il secondo demo "Valley of Sacrifice" (2001) e le hanno ri-arrangiate e ri-eseguite.
Niente di più, niente di meno.

L'operazione mi ha lasciato basito (e sto edulcorando il concetto) perchè:
1) non ne capisco il bisogno, sotto il profilo artistico
2) la riedizione dei brani non ha apportato alcun miglioramento, anzi.
Chiaro quindi l'intento puramente commerciale dell'operazione che, a mio parere, punta a resettare e far ripartire la band dopo la pesantissima perdita di Gillion.
Se ne sentiva il bisogno?
Mi spiace, la risposta è NO.

Chiudo lasciando ad ognuno la scelta tra l'originale (nonchè una delle mie canzoni della vita):



e la nuova versione:

Recensione a cura di Alessandro Zaina

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 03 ago 2022 alle 10:19

Bha, bella trovata del caviolo, ed io che aspettavo giusto la loro nuova uscita :(((((

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