Copertina 7,5

Info

Demo
Anno di uscita:2006
Durata:70 min.

Tracklist

  1. BACCO EBBRO
  2. CAPPUCCETTO ROSSO
  3. CENERE VIVA
  4. CORPO UNICO
  5. ABISSO
  6. ALLUCINAZIONI
  7. CORRIVAMO A PERDIFIATO
  8. GENESI
  9. LUCE INSTABILE
  10. MOMENTANEO
  11. ORA X
  12. TUM TUM

Line up

  • Alessio Ferro: chitarra
  • Edoardo Cinalli: voce, tastiere
  • Loris Lovera: batteria
  • Gionata Carmino: basso

Voto medio utenti

Più di 100 esibizioni live (tra cui supporto a Meganoidi e Statuto), primi a "Pagella rock 2003", semifinalisti ad "Emergenza rock" (2003), vincitori nelle categorie miglior bassista e chitarrista all'Aclin festival (Cuneo 2004) ed Emergenza rock (2006), i torinesi Gravidansia si distinguono da molte altre rock bands italiane per una fortunata combinazione di suoni ed atmosfere ricercatissime provenienti da influenze che spaziano dal rock anni '70 di Jimi Hendrix e Led Zeppelin (molto riconoscibile nei riffs di Alessio Ferro) alla psichedelia (Pink Floyd,King Crimson), passando per il funky, le ritmiche esotico-orientaleggianti ed ipnotiche, filtrandole attraverso un linguaggio sonoro moderno che ha il suo punto di forza sia nella tecnica strumentale che nell'incisività dei testi. La fiaba di Cappuccetto rosso rivisitata in chiave ironica (se ne va verso il bosco a trovare la nonnina per portarle la tortina) hard-funky, la mitologia greca usata come metafora ("il Bacco ebbro dei tuoi effluvi, sprofonderò nell'irruenza del dio Dioniso, il tuo respiro soave cetra dei desideri..."), l'effetto delle droghe scandito da una chitarra Hendrixiana, un basso pulsante, tastiere, piano ed un cantato alla Caparezza ("Io cerco la felicità in un mondo ormai normale, bevo e mi nutro di ciò che non fa male, eroina, cocaina, morfina... nella mente della gente che non comprende"), abisso ed allucinazioni ("una follia che ci porta via, fluttuando in remoti confini in un luogo accecante e giallo... " la mente vola e va dimenandosi esanime, voci lugubri si affollano dentro me, illusioni della mia non vita") molto ben rappresentati dal cantato versatile di Edoardo Cinalli che sa essere tagliente, tormentato, sinuoso, filtrato e si muove con sicurezza nella struttura di brani che alternano momenti di calma e riflessività ad altri più energici scanditi da una sezione ritmica completa e molto presente. Una band già matura con molte idee originali che sfugge all'inserimento in un genere specifico e sfrutta in pieno il lavoro di tutti gli strumenti.

Contatti: gravidansia@supersonic.it
Recensione a cura di Carlo Viano

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