Succede, purtroppo sempre più spesso, che vuoi per la senilità che avanza (sig), vuoi per il mare di uscite quotidiane, mi perdo qualche band degna di attenzione e così è stato per i gli svedesi
Wachenfeldt che nel 2017 avevano dato alle stampe
"The Interpeter" nella mia più totale indifferenza ... ora a 5 anni di distanza ritornano con un album, che, non solo merita tutta la nostra attenzione, ma che allo stesso tempo grida vendetta anche per il suo predecessore ...
"Faustian Reawakening" è un album, complesso, articolato, ricco di mille sfumature, ma allo stesso tempo facilmente catalogabile come "death/black" all'ennesima potenza ! Un'etichetta così convenzionale e tutt'altro che "esotica" difficilmente stuzzicherà la vostra attenzione,ma se avete l'immaginazione di prendere i
Lord Belial (altra band pronta all'imminente ritorno) miscelarli con i migliori
Behemoth (musicalmente parlando e al netto delle pagliacciate di Nergal) di aggiungerci il piglio dei
Morbid Angel d'annata e mettere una spolverata dei
Testament più estremi con impropabili orchestrazioni (sempre molto discrete), sarete vicini, ma non vicinissimi, al sound proposto ... Se lo sforzo d'immaginazione è eccessivo, allora tuffatevi senza remore nella fantastica opener
"Primaeval Order" o in
"Contemporary Eschatology", per saggiare la devastante potenza del terzetto svedese, ma se volete andare oltre e perdervi nella intrigante fantasia compositiva della band è la folk oriented
"Halsu" e
"Fertilize The Soil" che dovete ascoltare, qui infatti il songwriting raggiunge vette elevatissime per ispirazione e realizzazione.
"Faustian Reawakening" è un album che va assaporato nella sua interezza, senza skippare neanche il breve interludio "Incipiens In Finim" , per poter godere a pieno del fantastico stato di forma di Thomas Von Wachenfeld e compagni e per poter gioire e perdersi in un attacco frontale come pochi ascoltati quest'anno. Peccato solo che un paio di brani non risultino all'altezza del resto, altrimenti staremmo qui a parlare di un autentico capolavoro, cionostante è doveroso tributare il giusto applauso ad una band e ad un album che ci terrà certamente compagnia a lungo grazie ai suoi pezzi carichi di pathos, ispirazione e misurata ferocia.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?