Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2022
Durata:41 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Warner

Tracklist

  1. SHADOWMINDS
  2. DAYS OF THE LOST
  3. THE NEEDLESS END
  4. CONDITIONAL
  5. IN BROKEN TRUST
  6. GATEWAYS
  7. A TRUTH WORTH LYING FOR
  8. FEEL WHAT I BELIEVE
  9. LAST OF OUR KIND
  10. THE MOST ALONE

Line up

  • Mikael Stanne: vocals
  • Jesper Strömblad: guitars
  • Niclas Engelin: guitars
  • Peter Iwers: bass
  • Daniel Svensson: drums

Voto medio utenti

Ucci ucci, sento odor di svedesucci! Perché questi scandinavi, una ne pensano e cento ne fanno.
Quando si parla di musica dura non c’è verso, devono sempre inventarsi qualcosa, meno male aggiungo io.
Perché questo supergruppo, mai appellativo lo ritengo più idoneo e calzante come in questo caso, vede unire le forze elementi o ex di Dark Tranquillity e In Flames.
Queste due formazioni in origine hanno incrociato spesso il loro cammino, ora hanno deciso alcuni di loro di formare una terza formazione che facesse tornare indietro le lancette dell’orologio a metà anni novanta quando il death melodico di stampo svedese spopolava.
Per chi come me è cresciuto con album come “Whoracle”, “The Mind’s I” o “Clayman” ha già capito dove andiamo a parare, ma non è un manierismo, qui all’interno abbiamo chi il genere lo ha creato e plasmato e vuole ancora divertirsi a suonarlo.
Basta ascoltare l’apertura con quel riffing che ti fa sentire a casa ed il vocione di Mikael Stanne che è una garanzia; mid tempo che spazza via nel chorus tanta concorrenza, il solo è estasi con le armonizzazioni della coppia Engelin/Strömblad.
Ditemi voi potrebbe non farvi battere il cuore un up tempo come “Days of the lost”, con le sue armonizzazioni unito a quel piglio che scatena il delirio; che dire poi di “The needles end”, cavalcata epica con il più classico dei tupa tupa.
Ma non solo, il frontman scandinavo usa anche il tono pulito, inconfondibile per profondità espressiva e pathos come nella moderna “In broken trust”.
Si sente la classe che il quintetto sciorina con questi dieci brani, non è un patetico viaggio a ritroso, perché qui si sente la passione vera che condividono e la personalità è a chili.
A truth worth lying for” è serrata, bruciante, reca nel suo interno con cambi di tempo le coordinate di come fare melodic death metal con un chorus pulito che dal vivo farà sfracelli.
Ragazzi miei, qui il disco è eccelso; non un calo, fila che è un piacere e soprattutto non si perde in inutili giri; motore carico e fatelo vostro, Leaders Not Followers!
Recensione a cura di Matteo Mapelli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 06 set 2022 alle 12:08

Esattamente album che mi ha fatto battere il mio vecchio cuore nostalgico. Nulla di nuovo ma non era quello che volevo e mi aspettavo. Ma tanta buona musica. E pensare che in rete c'è chi li accusa di essere dei cloni .... Strömblad ... vabbeh

Inserito il 06 set 2022 alle 11:56

Bel disco. Piaciuto tanto anche a me. Sia chiaro, non è un capolavoro, ma con quello che si sente in giro al giorno d oggi, va benissimo così. Bravi, non me l’aspettavo!

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