Copertina 6

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2021
Durata:78 min.
Etichetta:Rockshots Records

Tracklist

  1. BESETTING SINS
  2. ACEDIA
  3. CRIMSON WREATH
  4. IMMORTAL NO
  5. ALL SHALL FADE
  6. ALL BLOOD RED
  7. THE VOICE INSIDE ME
  8. S.T. FORSAKEN
  9. ASHES TO DUST
  10. A POEM I COULDN’T RHYME
  11. AN OPUS OF LOSS AND SORROW:PEDESTAL I: PAST FOREVER LAST
  12. AN OPUS OF LOSS AND SORROW:PEDESTAL II: THE ISLE OF SHADOWS
  13. AN OPUS OF LOSS AND SORROW:PEDESTAL III: AGONY’S LAST
  14. FORTRESS OF SADNESS

Line up

  • Greg Bakos: guitars
  • Niki Danos: bass
  • Costas Koulis: drums
  • George Papantonis: guitars
  • Dee Theodorou: vocals, keyboards
  • Makis Vandoros: keyboards

Voto medio utenti

Uhm... Leggendo le liner notes, si percepisce come i greci Illusory credano veramente tanto in questo terzo album, a titolo "Crimson Wreath". Si percepisce la quantità di dedizione, amore, impegno e fatica impiegata alla sua composizione, e la sensazione che il cliché del "terzo album che è quello della consacrazione" sia un obiettivo alla portata, vista anche la quantità di ospiti inseriti per arricchire il piatto. Ma non avevano fatto i conti con quel ca*aca*zo di Sbranf (segue risata satanica, in fade out e con un bel delay sulla coda...).

"Crimson Wreath" è un album altalenante sin dalla sua struttura. Un album dove, ad una opener potente e carica come "Besetting Sins", segue un interludio di due minuti in punta di chitarra acustica e voce recitante, pattern che peraltro si ripeterà più volte nel corso del disco. Un album che cambia velocità, che tenta sferzatine prog, che ruba a piene mani da Queensryche e Maiden (la succitata "Besetting Sins" ha una parte centrale scippata da 'Fear of the Dark'), e che procede zigzagando più o meno per tutto il disco. "S.T. Forsaken", per esempio, saccheggia da 'Operation: Mindcrime', ma senza avere un'oncia della sua profondità compositiva, e nonostante il pur bravo Dee Theodorou ce la metta tutta per esprimere le tante emozioni che l'album intende veicolare; "Agony's Last", poi, sembra uno di quei brani dei Nightwish cantati da Hietala, e detto da me NON è un complimento...

Ora, facendo un po' il totale dopo tanti ascolti, ammetto e riconosco lo sforzo anche compositivo, ad esempio: le lyrics sono finalmente curate e 'ragionate', e non è cosa da poco; ma a livello compositivo, purtroppo non è che qui ci siano di quei pezzi da tramandare ai posteri, pur non essendo un album brutto, sicuramente. Voi un ascolto dateglielo, perché magari qualcosa vi solletica, ma preparatevi ad ascoltare e a scovare 'tributi' alle bands amate degli Illusory, dei quali 'tributi' sono piene le canzoni di questo album.



Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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