Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2013
Durata:44 min.
Etichetta: Spider Rock Promotion

Tracklist

  1. THE CARNIVAL
  2. DRAG ME TO HELL
  3. BILLION DOLLAR JAIL
  4. SEVEN.00
  5. TOUCH THE FIRE
  6. MAD AVENUE
  7. SHOT TO THE FOG
  8. VISION
  9. ONE WAY TO NIRVANA
  10. IF THE WORLD

Line up

  • Matteo Matt the Monkey: vocals
  • Alessandro Alex Damage: guitars
  • Valerio Blade Harrow: guitars
  • Stefano Steve Jordan: bass
  • Federico Slam Cage: drums

Voto medio utenti

I Collateral Damage doppiano l'autointitolato album d'esordio uscito nel 2009 (ed ora ridistribuito dalla Spider Rock) con questo "The Carnival" che si presenta subito bene grazie ad una copertina intrigante e ben realizzata.

E la musica non gli è da meno.

I miglioramenti rispetto a "Collateral Damage" sono piuttosto evidenti, anche nella performance vocale di Matteo Matt the Monkey, che comunque resta l'anello più debole di questa formazione laziale.
Un gruppo che per il secondo lavoro ha mantenuto coerenza nel suo approccio spiccatamente Heavy, pur concedendo qualcosina in più ad un sound orientato all'Hard Rock di Alice Cooper, Motley Crue o dei Dokken.

Nel realizzare "The Carnival" i Collateral Damage hanno dato vita ad un concept album, ed evitando storie di draghi, cavalieri e fanciulle (o in alternativa: reami) in pericolo, lo hanno ambientato all'interno del tendone di un circo dove l'ascoltatore può affrontare le proprie fobie e paure.
Una scelta, questa, che ha probabilmente contribuito ad una maggiore teatralità e varietà a livello compositivo, qualche volta con ottimi risultati altre invece con esiti meno competitivi.
Nella prima categoria troviamo l'Hard Rock ottantiano di "Drug Me to Hell" e la ben congegnata "Mad Avenue", della seconda fanno invece parte le scontrose e deboli "Touch the Fire" e "Shoot to the Fog" oppure il lento bonjoviano "One Way To Nirvana".

E' a metà strada che si colloca la maggior parte dei brani, come nel caso della ruvida e viziosa titletrack piazzata in apertura del disco, della non esaltante "Billion Dollar Jail", di una "Seven.00" sentita seppur non particolarmente originale, per quanto meglio riuscita dell'altra ballad del disco, la già citata "One Way to Nirvana".

I Collateral Damage lasciano la sensazione di poter continuare a crescere.
Ed il prossimo album ci dirà di quanto.




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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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