Copertina 5,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:76 min.
Etichetta:Rockshots Records

Tracklist

  1. FATE DISCLOSED
  2. WARS OF BELERIAND
  3. HELL OF IRON
  4. WARS BEGIN
  5. KINGSLAYING (THE FIRST)
  6. GRINDING ICE
  7. BATTLE UNDER THE STARS
  8. SPIRIT OF FIRE
  9. THE BROIDRESS
  10. THE GREAT BATTLE (OR THE WAR OF WRATH)
  11. APOCALYPSE
  12. APOCALYPSE (ACOUSTIC BONUS TRACK)

Line up

  • Luca Catalano: guitars, vocals
  • Marco Catalano: drums, vocals
  • Alex Armuschio: keyboards, vocals
  • Massimiliano Clara: vocals
  • Roberta Malerba: vocals
  • Elena Richetta: vocals
  • Giuseppe Ferrante: bass
  • Luca Marangoni: violin
  • Carlo Perillo: viola
  • Daniela Lorusso: cello
  • Chiara Marangoni: french horn, vocals
  • Cristiano Blasi: flute

Voto medio utenti

Direttamente dalla terra di mezzo, riecco gli italianissimi Ainur, la band che ha votato la sua musica a celebrare il genio di J.R.R. Tolkien ed in particolare il suo "Silmarillion".

Il qui presente "War of the Jewels", in particolare, si occupa delle vicende narrate nell'undicesimo volume della "Storia della Terra di Mezzo", ma sono sicuro che molti di voi saranno più ferrati di me, che pure amo il maestro Tolkien. Musicalmente, è un album che ha avuto una lunga gestazione, visto che i lavori pare siano cominciati addirittura nel 2009; quel che è certo è che la band (sempre molto numerosa) lo ha vissuto come una sorta di rinascita, ed il fatto di arrivare a ben 7 anni dal suo predecessore di certo ha permesso agli Ainur di affinare arrangiamenti, registrazioni e produzione.

Ok, fumo ottimo. Ma l'arrosto? Beh. Per una serie di circostanze redazionali, sono proprio nel mezzo di una sequela di ascolti di musica molto, molto simile a quella degli Ainur, per cui ho la fortuna di avere le orecchie 'allenate', in questo momento, e devo ammettere di aver trovato l'album un po' altalenante. Ci sono brani più convincenti e di presa, e penso a "Wars Begin", a una "Spirit of Fire" che beneficia tra l'altro del super guest Roberto Tiranti, ma molti altri brani mi sono sembrati ridondanti, e a dirla tutta, certe armonie vocali non sono costruite alla perfezione (vedi la conclusiva "Apocalypse", che soprattutto nella versione bonus acustica lascia emergere lievi dissonanze in fase di armonizzazione).

Ma la cosa che forse mi ha più fatto storcere il naso è il fatto che, ascoltato senza 'contesto', "War of the Jewels" mi ricordi poco delle atmosfere che istintivamente assocerei al mondo di Tolkien; fatta salva una produzione buona, l'album si fregia anche di ospiti e parti narrate, magniloquenti introduzioni e qualche orchestrazione, ma è la parte compositiva a lasciare qualche dubbio.

Per quanto mi riguarda, l'album non mi ha soddisfatto appieno. Affrontare certi argomenti e con un tale dispiego di forze è sicuramente uno sforzo encomiabile, ma non sufficiente a garantire un risultato pienamente positivo.

Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 06 apr 2021 alle 16:04

Vecchio, non hai neanche beccato il genere. Poi l'album può piacere o meno. Ma diciamo che partiamo così così.

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