Copertina 7

Info

Anno di uscita:2020
Durata:44 min.
Etichetta: New Born Records

Tracklist

  1. MARVIN BERRY
  2. SPEERO THE HERO
  3. MARLEY
  4. THE GIRL THAT I WOULD MEET THIS SUMMER
  5. JACK SOUND

Line up

  • Giuseppe "JimiRay" Piazzolla: guitar
  • Fabio Chiarazzo: bass
  • Paolo Ormas: drums

Voto medio utenti

"Unlock" è una sorta di augurio, di speranza nel ritorno ad una libertà non condizionata dalle paure virologiche, dalle serrate planetarie, dalle limitazioni agli istinti più naturali dell'essere umano: quello di aggregarsi, di toccarsi, di abbracciarsi, di vivere liberamente la propria inevitabilmente fugace parabola su questa terra.
Il disco ci viene proposto da una vecchia conoscenza: i pugliesi Rainbow Bridge, dei quali avevo recensito l'eccellente "Lama" (2018). Questa volta il trio rinuncia all'apporto vocale optando per un lavoro interamente strumentale, nel segno di un fluire jammistico dai connotati quasi catartici.
Sonorità più grezze ed urgenti che in precedenza, con la solita genuina devozione al rock seventies, all'hard-blues, al genio Hendrixiano, alla psichedelia heavy più densa ed avvolgente.
Il buon vecchio Jimi e l'albino Johnny Winter sono i numi tutelari di questi cinque lunghi brani, rigonfi di escapismo chitarristico spumeggiante e di soluzioni ritmiche intelligenti, ma si possono cogliere anche riferimenti al rock eterno dei Led Zeppelin ed alla psichedelia acida degli Hawkwind.
I nostri connazionali aggiungono grande passione, validità strumentale ed uno spirito improvvisativo che travalica i confini della forma-canzone. La chitarra del "mastermid" Giuseppe "JimiRay" Piazzolla è sicuramente la principale protagonista dell'album, con i suoi riff trascinanti ed i volteggi solistici ricchi di effetti e colorazioni atmosferiche, ma la coppia ritmica Chiarazzo/Ormas rende il tutto omogeneo e coeso con grande abilità.
Disco da gustare tutto d'un fiato come una colonna sonora psycho-energetica, attraverso la potente e sferragliante intensità di "Marvin Berry", i passaggi notturni e rarefatti di "Speero the hero" fino ad arrivare al "free-stoner-groove" della conclusiva "Jack sound".
Opera che porta con se il retrogusto di uno sfogo elettrico nei confronti di un periodo storico anomalo e stressante, con una tutt'altro che celata voglia di libertà, ma fornito di gusto e capacità.

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