Vista l'etichetta discografica, osservata la copertina, letto il monicker del gruppo, mi aspettavo che "Impakt", esordio discografico per il tedesco Cosmic Burial, fosse un lavoro di cosmic black metal che, come da tradizione, si rivolgesse al buio interstellare per esprimere il gelo tipico del genere estremo per eccellenza.
Invece, con mia grande e, piacevole, sorpresa, l'ascolto dell'album mi ha completamento spiazzato.
La definizione migliore, probabilmente l'unica, che definisce il contenuto di "Impakt" la fornisce lo stesso V. V., l'uomo dietro questo progetto:
"Ambient/ Atmospheric Music for dreamers about Space and Time."
Davvero difficile non essere d'accordo.
Nei solchi dell'album, solo strumentale, NON ascolterete black metal ma sarete piacevolmente cullati dallo scorrere di un metal atmosferico fatto di tastiere semplici ed evocative e di chitarre che ripetono le loro melodie, calde ed avvolgenti, in maniera quasi ipnotica descrivendo la bellezza del cielo stellato sopra le nostre teste.
All'interno di questo album non ci sono morte, gelo o vuoto.
Qui, al contrario, c'è l'ammirazione per l'universo e per i suoi segreti, c'è l'anima di un musicista attento all'eleganza ed alla leggiadria della sua musica, qui, in estrema sintesi, c'è la colonna sonora di un viaggio verso l'ignoto in cui nessuno deve avere paura, e nel quale chiunque dovrebbe lasciarsi andare per riconciliarsi con l'affascinante bellezza ti tutto ciò che circonda il nostro microscopico mondo.
L'ascolto di "Impakt", delle sue melodie, dei suoi suoni ammalianti, della sua semplicità sarà una esperienza appagante a patto che non vi aspettiate qualcosa di estremo ed a patto che siate disposti a concedere il vostro tempo in modo da carpirne la forza evocativa e la dimensione onirica che ne avvolge ogni singola nota.
Tutti i sognatori sono avvertiti.
Adesso non vi resta che mollare gli ormeggi.