Copertina 6

Info

Anno di uscita:2004
Durata:24 min.
Etichetta:MP Records
Distribuzione:GDC

Tracklist

  1. DIVISE
  2. SERPENTE NERO
  3. TRASPARENTE
  4. CONTINUA LA DANZA
  5. SABBIE MOBILI
  6. FUOCO E CENERE

Line up

  • Mirko Fischetti: vocals, percussion
  • Andrea Pontara: guitars
  • Damiano Martignano: bass
  • Alessandro Cuscov: keyboards
  • Fabio Dalla Bernardina: didjeridoo
  • Gabriele Consolini: drums

Voto medio utenti

Non sono certo un gruppo nella norma questi Jacinto Canek... Parliamo intanto dell'origine del loro del nome: esso è stato preso da quello di un personaggio realmente esistito (nella metà del diciottesimo secolo), un indio messicano che incitò il suo popolo alla ribellione contro i conquistadores spagnoli e che per questo venne barbaramente ucciso. Anche la foto inserita nella back cover di questo lavoro non è esattamente "tradizionale", difatti il sestetto è ritratto con tanto di abbigliamento e body/face painting in puro stile tribalistico! Ma passiamo piuttosto alla musica, che è poi quella che riserva le maggiori sorprese... Il mcd inizia con "Divise", una canzone che tratta il tema dell'omologazione culturale e che sembra tirata fuori da un disco di Caparezza (in certi momenti il modo di cantare di Mirko Fischetti assomiglia parecchio a quello del rapper molfettese!!), mentre a seguire troviamo "Serpente nero", brano dedicato alla memoria di J. Canek nel quale si intrecciano generi molto vari (si va infatti dal rock alla dance passando per ritmiche ska e sonorità arabeggianti). La terza traccia, dal titolo "Trasparente", è decisamente più omogenea delle due che la precedono, visto che ci propone un rock melodico abbastanza ordinario, ma subito dopo è la volta di "Continua la danza", nella quale il ritmo si fa più incalzante e sono numerosi i richiami a un sound di matrice orientale. In chiusura troviamo "Sabbie mobili", un pezzo che per certi versi potrebbe essere ricondotto al crossover (visto che al suo interno si alternano momenti riflessivi ed altri invece più aggressivi e tirati), e infine "Fuoco e cenere", che parla dell'ipocrisia legata alla guerra e lo fa attraverso uno stile musicale contaminato da metal, rock e sonorità "mediterranee". Detto così può quasi sembrare che la band abbia fatto un bel po' di confusione all'interno dei brani di questo lavoro, ma in realtà il risultato finale non è spiacevole, anzi direi che i JC hanno dimostrato di sapersela cavare abbastanza bene nell'accostare generi così diversi tra loro. Non nego che mi incuriosirebbe molto sapere quale sarà l'ulteriore evoluzione del loro sound, se cioè il gruppo cercherà di dare maggiore uniformità alle prossime composizioni o se invece opterà per l'introduzione di ulteriori elementi che le renderanno ancora più particolari di quelle attuali.
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.