Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:48 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. MOOR
  2. TOTENREITER
  3. SCHNäFERNER
  4. EADN
  5. WOIDWACHT
  6. WOIPADINGER
  7. JAGD

Line up

  • Laukr: bass
  • Mors: drums, vocals
  • Raabe: guitars
  • Wolf: guitars

Voto medio utenti

Il continuo monitoraggio del più puro underground black metal che ci circonda mi ha portato a vagabondare in Baviera, ed esattamente nei pressi di Monaco, dove nel 2013 ha visto la luce questo interessante quartetto teutonico. Cosa ha attirato di più la mia attenzione non è facile a dirsi, infatti non è stato un elemento in particolare che mi ha fatto sobbalzare durante l’ascolto, più che altro sono stati tanti piccoli spunti sparsi qua e la in tutto l’album, come il feeling a la Ragnarok di “Nattferd” (sono sicuro che sappiate di cosa sto parlando) che si respira in diversi momenti nell’opener “Moor” o in “Schnäferner” (dove però fa anche capolino un certo spirito dei primi Gorgoroth), o l’ assonanza con gli Hades (quelli di “The Dawn Of The Dying Sun”) quando i tempi si fanno meno sostenuti o ancora il richiamo a realtà molto più underground come Galdr … Alcuni nomi di riferimento sono senz’altro altisonanti e potrebbero spiazzare chi si avvicina a “Irrgeh” con troppe aspettative e alla fine potrebbe rimanere deluso, ma tant’è … A vitaminizzare il feeling “old style” che si respira in queste sette tracce ci pensa anche un produzione tutt’altro che perfetta, che finisce per essere un po’ troppo impastata in alcuni momenti (“Eadn”) minando certamente il sound, ma contribuendo molto a creare quell’atmosfera “culto” di una volta … “Irrgeh” è tutt’altro che un album perfetto, anzi, presenta molte ingenuità compositive, prima tra tutte quella di voler esagerare eccedendo nella durata dei brani, che non sempre riescono a tenere alta l’attenzione e la concentrazione dell’ascoltatore, un esempio tra tutti la conclusiva “Jagd”. Per riuscire a fare il necessario salto di qualità sarà utile e doveroso rivedere alcune scelte, ma ciò non toglie che un brano come “Woidwacht” con il suo incedere epico/atmosferico ha già oggi un suo bel perché … Arrivati alla fine di quest’album rimarremo comunque soddisfatti nell’immersione totale nel black metal di una volta tra mid tempos e sfuriate calibrate e mai eccessive. Scrutando nella nebbia (della copertina) si può scovare una luce nera, pronta a “irradiare” la scena …

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