Copertina 4,5

Info

Demo
Genere:Black Metal
Anno di uscita:2008
Durata:29 min.

Tracklist

  1. PROSPERA ET MESTRUIFICAT
  2. RAÌS
  3. AVE ET INFERI
  4. PAIN
  5. MARY VIRGIN RAPED IN HELL
  6. UNHOLY SUICIDE

Line up

  • "Il Marchese" Ferus: vocals, guitars, bass, synths

Voto medio utenti

Veramente discutibile questo demo a opera di un polistrumentista toscano che si fa chiamare "Il Marchese" Ferus. Tutto, a partire dallo scontato nome che riporta alla mente ben altri maestri, fa pensare a uno scherzo, una sorta di canzonatura di quello che dovrebbe essere il vero black metal. D'altronde con titoli come "Mary Virgin Raped in Hell!!!" (con tanto di triplo punto esclamativo) o "Unholy Suicide" è difficile rimanere seri, e se a questo aggiungiamo alcuni dettagli che non vi voglio anticipare per non rovinare la sorpresa... beh, converrete con me alla fine di questa recensione che il quadro è piuttosto desolante. Tra l'altro devo dire che è un peccato, in quanto il nostro marchese dimostra di avere delle idee piuttosto intriganti quando mette in mostra riff ipnotici e ripetitivi di tutto rispetto. Poco dopo, però, si perde con urlacci e parti di batteria elettronica programmate in maniera talmente approssimativa da irritare, e non poco. La produzione, amatoriale come poche, non aiuta affatto e anche in questo caso (come ripeto ormai da anni) la colpa è della facilità con cui ai giorni nostri è possibile registrare qualcosa con cui ammorbare le orecchie del povero redattore di turno. Tra parti atmosferiche che non spaventano più nessuno, intermezzi con una voce effettata da ricovero in manicomio, samples di film porno, perfino un accenno di tarantella napoletana (sic!) c'è davvero di che innervosirsi durante l'ascolto. Fa ancora più rabbia quando si nota come, ad esempio a metà di "Ave et Inferi", il nostro sia in grado di creare melodie malsane e disturbanti come poche altre, che meriterebbero ben altri approfondimenti rispetto a queste cadute di stile! Mi dispiace bocciare così senza ritegno questo "Raìs", ma mette tristezza vedere il black metal costretto a prendersi in giro per sperimentare qualcosa di nuovo che esca dal seminato. Consiglio all'autore di questo demo di rivedere le proprie scelte e di dedicarsi a coltivare le idee migliori qui contenuto. In tal caso sarò pronto a riconsiderare il mio giudizio.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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