Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:42 min.
Etichetta:Indie Recordings

Tracklist

  1. EK ERILAR
  2. FROM THE SPEAR
  3. GHOSTS INVITED
  4. CARVING THE VOICES
  5. VEIZTU HVE
  6. THE SPEECH AND THE SELF
  7. THROUGH AND PAST AND PAST
  8. WITHIN THE VOICE OF EXISTENCE

Line up

  • Eld: Bass
  • Lust Kilman: guitars
  • Gaahl: vocals
  • Spektre: drums

Voto medio utenti

Chi mastica metal estremo, ma soprattutto black metal sa chi é Kristian Espedal in arte Gaahl.
Il cantante è una personalità artistica complessa, che ha dato tanto al genere più nero ed estremo dell’heavy metal conosciuto, passando dai mitici Trelldom e Gorgoroth fino alle più recenti esperienze coi God Seed.
Ora torna con questa nuova incarnazione musicale; una nuova avventura nel segno dell’estremo dove le influenze musicali non toccano solo il lato più conosciuto del nostro.
L’opener “Ek erilar”, rifulge di puro black metal nordico; partenza dissonante con chitarra effettata dal riff oscuro che poi prende il via potente e feroce con un attacco in blast beat.
La voce del singer é un cupo growl ma reca anche un lato profondo pulito a livello vocale.
Il secondo brano “From the spear”, é sorretto da rullate e riffing nerissimi e gelidi di alta scuola norvegese, con lo screaming del nostro alto e lacerante, quasi declamatorio.
A inframezzare il tutto parti ferocissime in up tempo, con un rallentamento darkeggiante con vocals profonde dal taglio pulito inquietanti.
Carving the voices” stupirà molti, perché é un brano lento, molto dark e goticheggiante; i riffing sembrano presi dal prog oscuro di certi gruppi nordici
Il tono del singer é profondo, pulito e decadente; le chitarre diventano possenti ma la marcia rimane lenta e oppressiva; il ritornello pulito corale resta in mente nella sua cupa disperazione.
The speech and the self”, parte in quarta con blast beats e riffing puramente black metal; ma la marcia s’arresta diventando cadenzata e densa di prog estremo decadente e oscuro con le vocals pulite inframezzate da parti recitate.
Grande l’attacco accellerato dal riffing quasi heavy metal delle chitarre; con un breve solo di chitarra nella parte più melodica e ariosa del finale prima della conclusione pulita e melodica.
Through and past and past” é un brano aggressivo, ricco di blast beats, riffing black metal e le vocals del singer che sono sporcate dal growl.
Anche qui le vocals pulite duettano con parti più sporcate in un delirio oscuro e grandi parti in controtempo; i riffing serrati nel finale sono in sintonia con il chorus rabbioso nel dolore prima dell’accelerazione finale.
Un disco che stupirà molti, ma che fa veramente venire la pelle d’oca per l’intensità espressa dalla musica e dalla capacità di Gaahl di esprimere più registri vocali e sonori con tanto pathos; un grande ritorno sotto una nuova alba scura.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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