Dopo una lunga militanza nei
Necropsy, il terzetto composto da
Harley Phillips (Drums),
Sebastian Phillips (Guitars) e
Ben Anft (Vocals, Bass) nel 2013 decisero di dare vita ad una nuova creatura musicale a cui dedicare tempo e fatica: i
Noisem.
La band proveniente da Baltimora, bruciando letteralmente le tappe, in poco meno di sei anni è già giunta alla pubblicazione del terzo disco - il primo per
20 Buck Spin - intitolato
“Cease to exist”, lavoro questo schizofrenico che supera di poco i venti minuti, travolgendo l’ascoltatore come un acquazzone improvviso.
L’album in questione, infatti, si basa su una miscela che spazia su tutto il fronte della metal estremo partendo dal thrash e spaziando nel death riuscendo, infine ad inserire piccole dosi di elementi tipici grindcore.
E’ possibile quindi riconoscere nelle loro canzoni sonorità vicine, a
Slayer (
“Ode to absolution” riprende in maniera fin troppo ovvia il movimento iniziale di
“Season in the abyss”) ,
Morbid Angel, Napalm Death, primi
Sepultura premendo costantemente sull’acceleratore senza preoccuparsi troppo di apparire in qualche maniera “moderni”.
Nessun tentativo di evoluzione, solo amplificatori a tutto volume e distorsione.
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