Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:27 min.
Etichetta:AOP Records

Tracklist

  1. UNIFIED IN VOID
  2. OUROBOROS
  3. AMONGST THE WORMS
  4. UNWORTHY
  5. THANATOS

Line up

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"Groza" è una parola che in polacco vuol dire "orrore" o "terrore" ed è anche il titolo di un album dei maestri Mgla del 2008, cosa, quest'ultima, che cito perché il debut album del gruppo tedesco, il qui micidiale "Unified in Void", pubblicato dalla Art of Propaganda, deve più di qualcosa, in termini di ispirazione, alla band di M. e Darkside.
Il Black Metal offertoci dal gruppo bavarese è, indubbiamente, di buonissima qualità e sa unire un aspetto melodico molto curato (che sembra sfociare quasi in territori "classic" dal gusto svedese) a eccellenti sfuriate strumentali nelle quali le gelide dissonanze dei Mgla diventano protagoniste senza, tuttavia, che i Nostri rinuncino ad una buona dose di personalità capace di caratterizzarne la proposta senza ridurla a mera imitazione di modelli precisi.
I Groza hanno un approccio moderno al metallo nero e, forti di una registrazione eccellente, riescono a scrivere brani dirompenti dalla forte carica iconoclasta senza rinunciare, mai, a curare la forma canzone e a "indovinare", ogni volta, la melodia vincente che ben si sposa, vista la sua glacialità (alcuni arpeggi fanno calare la temperature di qualche grado), con la sensazione di freddo che avvolge tutto l'album sia nei momenti più "suonati" sia in quelli più propriamente devoti alla nera fiamma.
Detto che nel songwriting dei Groza mi è sembrato di individuare anche dei riferimenti agli Inquisition, il riff portante di "Ouroboros" ne è un esempio lampante, appare chiaro di essere al cospetto di artisti validissimi che con questo debut album confermano, ulteriormente, lo stato di grazia che il genere estremo per eccellenza sta vivendo in questo 2018, notizia che ancora ci fa sperare nella bontà della nostra musica preferita la quale tra puttanate come Amaranthe o My Bloody Valentine, troie rivestite di borchie, sfigati elevati al ruolo di artisti, case discografiche che si prostituiscono peggio delle mignotte di cui prima, rischia, molto seriamente, di diventare peggio del pop da classifica che, almeno, un circo mediatico lo è sempre stato.
Fortunatamente, ripeto, esiste ancora gente come i Groza.
Fortunatamente, quindi, c'è chi fa della musica una cosa seria, dimostrando dedizione, talento e capacità di creare grandi brani come quelli contenuti in "Unfied in Void", album che non sarà, ripeto, simbolo di originalità, ma è fatto dannatamente bene e che chi ama la VERA musica deve acquistare senza indugi.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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