Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2017
Durata:61 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. MEAN GREEN KILLING MACHINE
  2. GODDAMN TROUBLE
  3. OUR FINEST HOUR
  4. SHINE ON
  5. THE LONG ROAD
  6. LET'S ALL GO TO HADES
  7. COME HEAVY
  8. RED WHITE AND BLUE
  9. THE WHEEL
  10. THE GRINDING WHEEL

Line up

  • Bobby “Blitz” Ellsworth: vocals
  • D.D. Verni: bass, backing vocals
  • Dave Linsk: lead guitar, backing vocals
  • Derek Tailer: rhythm guitar, backing vocals
  • Ron Lipnicki: drums

Voto medio utenti

Ecco giungere a 3 anni dal'ultimo studio album di inediti "White Devil Armory" e a 2 dal grandioso cofanetto raccolta "Historykill 1995-2007", il nuovo attesissimo studio album degli inossidabili Overkill, una delle piu' coerenti e longeve tharsh metal band di sempre. La domanda era una sola: cos'altro ci poteva offire questo gruppo che non fosse già stato sentito dal 1985, dopo la pubblicazione di ben 18 (!) dischi? Bene, cari thrashers, gli Overkill con questo nuovo "The Grinding Wheel" dimostrano di avere ancora molte frecce al loro arco (di metallo!) Se è vero che i tempi d'oro del periodo "The Years Of Decay" sono ormai lontani, è altrettanto vero che l'ultimo album è uno dei migliori che la band del New Jersey abbia partorito dagli inizi del 2000 ... Chaly ( la mascotte del gruppo dal teschio minaccioso con ali ossute di pipistrello ) torna a volare minaccioso ...
Abbandonati i dischi che andavano avanti un pò col pilota automatico inserito, gli Overkill del 2017 hanno ritrovato grinta, determinazione, rabbia, creatività, il songwriting è fresco, la voce di Bobby "Blitz" Ellsworth ruggisce come non mai e l'ascolto delle 10 tracce scorre piacevole senza cali di tensione. Si parte con "Mean Green Killing Machine" ed è subito chiaro che l'attitudine è quella giusta, riff spaccaossa e moshing assicurato, “Goddamn Trouble” viaggia su ritmiche veloci, con drumming terremotante e un ottimo assolo centrale, “Our Finest Hour” tiene alta la tensione con un riffama che unisce thrash a speed metal. La musica degli Overkill riesce a rimanere ancorata saldamente al thrash piu’ classico pescando però anche dal punk piu’ sanguigno alla The Damned o The Dead Boys e non rinunciando ad una base melodica che sfocia in chorus sempre orecchiabili. “Let’s All Go To Hades” farà vittime nel mosh-pit, in “Shine On” troviamo un break acustico che stempera la furia, “The Long Road” ci offre vocals e riffs che rimandano ai Maiden e che omaggiano la NWOBHM, “Come Heavy” ha ha un ritmo doom alla Black Sabbath. Il basso di D.D Verni ha quel sound caratteristico che lo fa sentire come strumento ben separato dalle chitarre donando una maggior aggressività ( è bene ricordare che Verni nasce come chitarrista), la titletrack e' un potente mid tempo con accelerazioni ed un finale lugubre con rintocchi di campane e con l'ugola di Bob che raggiunge vette acutissime, "Red White And Blue " è tiratissima, mentre "The Wheel" è il tipico thrash alla Overkill che conosciamo. Chi l'ha detto che rimanere fedeli a se stessi è necessariamente riduttivo, quando classe e potenza si uniscono e danno forma a dischi come questo, non ha senso cercare altrove. "The Grinding Wheel" si candida insieme all'ultimo dei Kreator fra i migliori dischi Thrash di questo inizio 2017.
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 18 feb 2017 alle 18:44

mi spiace ma io vado MOLTO indietro, a me non è piaciuto nemmeno l'osannato Ironbound, e questa è la quarta fotocopia... a sto punto, considerando le monnezze astrali di relix immortalis e killbox, è da necroshine del '99 che non fanno un disco a modo (e a me non piace manco quello, ma è un altro discorso...). Direi che 18 anni di dischi brutti/mediocri/inutili dovrebbero dirla lunga...

Inserito il 18 feb 2017 alle 16:17

Allora, ascoltato due volte poi, a distanza di una settimana, un'altra volta: ottima produzione, grande drumming, buonissimo Bobby ma... i riff son davvero banali e la costruzione dei pezzi piatta, spesso interviene il tasto skip. Forse è un problema mio eh, ma stavolta passo.

Inserito il 14 feb 2017 alle 16:59

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