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Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2016
Durata:37 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SPARTA
  2. LAST DYING BREATH
  3. BLOOD OF BANNOCKBURN
  4. DIARY OF AN UNKNOWN SOLDIER
  5. THE LOST BATTALION
  6. RORKE'S DRIFT
  7. THE LAST STAND
  8. HILL 3234
  9. SHIROYAMA
  10. WINGED HUSSARS
  11. THE LAST BATTLE

Line up

  • Pär Sundström: bass
  • Joakim Brodén: vocals
  • Thobbe Englund: guitars
  • Chris Rörland: guitars
  • Hannes Van Dahl: drums

Voto medio utenti

Inserito il 29 ott 2016 alle 09:41

"look da coatti", ahahahahah... Bellissima!

Inserito il 29 ott 2016 alle 15:20

Tranquillo, saremo almeno sempre in due a dire che sono uno dei gruppi più inspiegabilmente sopravvalutati degli ultimi 15 anni, un vero conglomerato di merda

Inserito il 29 ott 2016 alle 20:53

Chi sono?

Inserito il 30 ott 2016 alle 00:11

Beh nel metal attuale ci sono bands decisamente valide, Evergrey, Myrath, o gli italianissimi Metatrone, se i Sabaton sono trascurabili, e questo ultimo loro disco ne è la conferma, non significa che si debbano mandare al macero gli ultimi 15 di power classic metal.

Inserito il 31 ott 2016 alle 12:36

Merda pura.

Inserito il 31 ott 2016 alle 13:44

Personalmente condivido i sentimenti e le opinioni espresse nella recensione, ma non i toni utilizzati. Non si è parlato del disco ma delle proprie preferenze personali (più o meno accettabili). I Sabaton sono effettivamente un gruppo di pochissima "sostanza" musicale e tanta presenza scenica. Però anche quella conta, per sopravvivere come musicisti. Credo che i Sabaton, da questo punto di vista, siano importanti per poter fare da traino a gruppi emergenti. In fondo, quello musicale è principalmente un mercato e fino a quando vendono, hanno l'unica vera ragione di esistere dalla loro. Al Sonisphere io c'ero, e mi sono piaciuti. Hanno intrattenuto il pubblico che si è divertito e ha gradito. E' uno spettacolo, ed è giusto che sia così. Il valore "artistico", è un altro discorso, effettivamente. Pensare che occupino una larga fetta di mercato discografico del metal in Europa mette molta malinconia.

Inserito il 31 ott 2016 alle 17:39

assolutamente si naoto, concordo con una parte della tua civilissima e sacrosanta critica. lo spettacolo deve esserci e non ci piove, in quello i sabaton sono assai scaltri e senza dubbio intrattengono la platea. i kiss d'altronde, tanto per fare un nome celebre, sono maestri in questo...solo che, pur non piacendomi, i kiss oltre lo spettacolo hanno la sostanza, e parecchia. i sabaton, A MIO AVVISO, di sostanza ne hanno ben poca a livello musicale, sono degli onesti musicanti che (e qui entra in gioco la mia critica dei brani/album da loro scritti) si barcamenano in brani mosci di potenza, molto pomposi in superficie con arrangiamenti pacchiani, con un cantante deboluccio, molto ripetitivi, e senza una produzione molto ricca emergono, sempre secondo me ovviamente, tutti i loro limiti. Più di questo, dopo tutti questi album ed anni di carriera, secondo me c'è ben poco altro da dire, i loro limiti son questi: se uno ci passa sopra, o addirittura proprio non li riscontra, beh che dire, buon divertimento al prossimo sonisphere. Io anche c'ero e sinceramente mi stupivo come la gente potesse divertirsi con brani così deboli, sempliciotti e mosci. in ogni caso grazie per la replica!

Inserito il 01 nov 2016 alle 22:03

Grazie a te! E' vero, lo ribadisco, pensare che il metal (quantomeno europeo) sia in mano a gruppi tipo Sabaton (o Dragonforce, ad esempio, espressione lampante di come il power sia sempre stato un genere perennemente in bilico tra genialità e ridicolo) mette molta malinconia, specie per chi, come me (e te, presumo) ha assistito alla massima espressione, nei tardi '80, di questo genere. Ciò detto, il problema è che il metal, come autentico fenomeno musicale ha espresso se stesso molto tempo addietro. Quello che resta, oggi, è l'attitude fasulla e posticcia di formazioni messe insieme tipo boy-bands per incarnare un particolare stereotipo della vastissima provincia metal. Per me i Sabaton hanno lo stesso senso, musicalmente parlando, di buona parte delle band di symphonic metal (europee). Però lo spettacolo è assicurato! E dal momento che per tenere la baracca insieme è necessario portare a spasso il circo, emergono, "naturalmente" solo compagini di questa consistenza. In Europa, per quanto vedo, la qualità del power metal è affidata ai Blind Guardian, ad esempio, che non ha nulla dell'appeal cialtronesco dei Sabaton. Come si torna ad una qualità decente delle proposte? Comprando i dischi, e non collezionando mp3. Mi rendo conto che ho straparlato. :D Però per me il punto del discorso è un mercato orientato dagli ascoltatori, e non viceversa, come ora. Un saluto!

Inserito il 02 nov 2016 alle 10:54

Però per me il punto del discorso è un mercato orientato dagli ascoltatori, e non viceversa, come ora. Ehhhhhh magari. Purtroppo però il "metallaro medio" (con ciò intendendo l'ascoltatore medio di metal) è più fossilizzato sui soliti 4 nomi in croce di chi ascolta il poppettino più modaiolo (che cambia ogni 6 mesi i suoi gusti). ZERO voglia di scoprire l'underground, ZERO voglia di fare fatica e cercare dove ci sono ancora bellissime realtà.

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