Copertina 7,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2006
Durata:50 min.
Etichetta:Rising Symphony
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. FILEADER
  2. NOTHING CAN STOP ME
  3. SYNTH METAL
  4. UNCOSMIC JUSTICE
  5. MY WAR
  6. BLACK CAT
  7. SHIELD SAVIOUR
  8. FATHERLAND
  9. GLACIER INSIDE
  10. BATTLE OF THE LIVING DEAD (BONUS TRACK)

Line up

  • Matkracker: vocals
  • Fryderyk T: guitars
  • Dany All: keyboards
  • Ismat: drums

Voto medio utenti

Quelli che una volta, a livello demo, erano conosciuti come Nothing Else sono oggi divenuti i Synthphonia Suprema ed arrivano al debutto per la Rising Symphony di Frank Andiver, ex drummer dei Labyrinth. Già dal titolo dell'album e dal monicker scelto dalla band, si capisce l'importanza che si vuole dare ai synths, strumento su cui è imperniato al 100% il power metal della band capitanata da Dany All.
Ed in effetti qui verte tutta la questione riguardante il debut album dei Synthphonia Suprema: chi adora, come il sottoscritto, il suono dei synths ed ovviamente ascolta il power metal non potrà rimanere indifferente di fronte all'ascolto di questo album, dato che le melodie, le linee vocali, la doppia cassa stile elicottero e in definitiva tutto il songwriting di "Synthphony 001" si lasciano davvero ben apprezzare, sebbene ci sia qua e là qualche momento di stanca che penalizza un risultato finale comunque più che soddisfancente.
In particolare, l'opener "Fileader" chiarisce subito l'intento del gruppo modenese che si lancia in una canzone power mozzafiato, condita da ottime melodie, cavalcate iper-veloci e beats velocissimi, sui cui si staglia a perfezione la voce di Matkracker, non altissima di tonalità modalità sirena atonale ma variegata e completamente a suo agio nell'esaltare le sinfonie liquido/orchestrali create dal duetto chitarra/synth, quanto mai azzeccate e talvolta esaltanti per carica che sanno trasmettere all'ascoltatore!
Ancora meglio, se possibile, si fa con la battagliera "Synth Metal", giustamente scelta come singolo e videoclip del disco (anche se quest'ultimo lascia onestamente più di una perplessità...), che è la perfetta portabandiera del sound dei nostri e che potete ascoltare scaricando il video dalla nostra home page. Da notare che il suddetto brano ha un testo davvero fantastico, in pieno Manowar style, di fronte al quale impallidirebbe Joey DeMaio in persona e che creerà l'esaltazione massima di tutti coloro che si gasano di fronte a tali inni al metal e che si mettono a pogare contro l'armadio o, come tanti anni fa, impugnano l'ascia e salgono in balcone nudi sfidando il sole.

Se tutto il disco si fosse mantenuto su tali vette, sarei qui ad urlare al miracolo ed a far imbestialire il nostro Gino. ;)
In chiusura, da segnalare la cover dei Lordian Guard "Battle of the Living Dead" ben eseguita ed interessante.
In definitiva, un disco che è praticamente un must per chi come il sottoscritto ama i synths ed il power, da ascoltare assolutamente per gli amanti del power più doppiocassista e veloce che esista (alla lontana questo disco ricorda il disco solita di Luca Turilli), da evitare come la peste per chi non sopporta suoni sintetici affiancati a melodie zuccherose e cavalcate al fulmicotone.
Bravi Synthphonia, you're the Fileader of the world!
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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