Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:69 min.
Etichetta:Go Down
Distribuzione:Andromeda

Tracklist

  1. GO!!!
  2. SONG FOR THE DAMNED
  3. HONEY
  4. THE OTHERS
  5. FAT ASS ROCKSTAR
  6. TIME TO FUCK
  7. ROCK ME ON
  8. LIKE TOYS
  9. I WAS DRUNK
  10. LOVELY GOD
  11. ROSIELINE
  12. MR. RIGHT HAND MAN

Line up

  • Max: voce
  • Ggrock: chitarra
  • Alextvine: chitarra
  • Rikk: basso
  • Heytony: batteria

Voto medio utenti

Ho scritto più volte che dopo anni di rock intimista, depressivo ed un po' lugubre, era inevitabile che riemergesse il desiderio di energia, positività, solarità, divertimento, sensualità, in sostanza di un ritorno all'anima antica, sporca e chiassosa del rock'n'roll, un'evidenza che può essere confermata soltanto gettando uno sguardo alle recenti proposte dell'underground internazionale. Ciò che invece può rappresentare una piacevole novità è la constatazione che tale fenomeno ultimamente pare coinvolgere attivamente anche l'Italia, visto che alla luce dei recenti esempi di Ojm, Straight Jacket ed altri, ci troviamo a scoprire un'altra band nostrana che raccoglie il testimone del dirty-rock'n'roll con risultati davvero lusinghieri.
Si tratta dei padovani Babyruth, già autori un paio d'anni fa dell'esordio "Hi-fi lo rock'n'roll" ed ora entrati a far parte della crescente scuderia Go Down.
Hellacopters, Gluecifer, Ac/Dc, Hanoi Rocks, L.A.Guns, alcuni dei punti di riferimento della formazione veneta, ma possiamo considerarle indicazioni generiche perché la loro personalità si rivela assolutamente delineata ed autonoma nonché strabordante.
Questi ragazzi non hanno alcuna intenzione di riscrivere la storia del rock, limitandosi a riproporre le caratteristiche basilari di tale genere che ogni appassionato conosce a memoria, ma lo fanno con una tale carica d'energia e con una facilità di composizione da non poter suscitare altro che entusiasmo ed ammirazione.
I loro brani sanguigni si possono dividere a grandi linee in due categorie: quelli vigorosi, hard, pieni di fisicità e sparati dritti in faccia, con qualche brillante sconfinamento in territorio punk'n'roll ("Song for the damned, Fat ass rockstar, Time to fuck, Lovely god") e quelli che propongono temi bollenti ed orecchiabili, rivestiti da un bel pop luccicante fatto di cori ammiccanti e gioiosa vitalità, ma con il cuore ben saldo al fianco di Stones, Aerosmith, Guns n'Roses ed a tutti coloro che hanno saputo esaltare la ruvidità del rock con melodie indimenticabili ("Honey, The others, Like toys, Rosieline"). Canzoni tutto sommato semplici, ma destinate a fare breccia nell'ascoltatore proprio con la forza dell'immediatezza e della voglia di scuotere il corpo e di scrollarsi via per un attimo il grigiore dell'esistenza.
Giusto ancora sottolineare che la produzione dell'album è stata affidata all'esperto Tomas Skogsberg, guru svedese del quale ricordiamo le collaborazioni con Entombed, Hellacopters, Backyard Babies e molti altri, in modo da garantire quel pizzico di malizia necessario per dare una marcia in più al lavoro.
Per l'ennesima volta la scena rock Italiana estrae dal cilindro una gradita sorpresa, una formazione giovane ma con un alto tasso di maturità, in grado di realizzare un ottimo album brillante ed eccitante, pieno di potenziali hits rock che vanno ben al di là dei confini nazionali. Non credere in realtà come quella dei Babyruth sarebbe un gravissimo errore.

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