Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:41 min.
Etichetta:Cruz Del Sur

Tracklist

  1. IGNITE THE APOCALYPSE
  2. REVOLT AGAINST THE REVOLUTION
  3. EXIT...GUNFIRE
  4. RIPPER
  5. SEPTAGON CONSPIRACY
  6. HENCHMAN OF DARKNESS
  7. DEADHEAD SYNDICATE
  8. UNWANTED COMPANY
  9. SECRET SILVER PANORAMA MACHINE

Line up

  • Markus Becker: vocals
  • Markus Ullrich: guitars
  • Stef Binnig-Gollub: guitars
  • Alexander Palma: bass
  • Jürgen Schrank: drums

Voto medio utenti

Leggendo la presentazione ci saremmo dovuti trovare di fronte un gruppo che univa Exodus, Testament, Slayer insomma la creme del Metal "Old School". Se i padri putativi rimangono irraggiungibili, sicuramente bisogna dare atto a questi Septagon di aver portato una ventata di aria fresca in un un genere troppo spesso chiuso su se stesso. Gli intrecci chitarristici sono efficaci, le melodie vincenti, i solos veloci come si conviene, break acustici stemperano il muro di suono, il lavoro di doppiacassa ragguardevole ("Exit...Gunfire"). Dopo un intro arpeggiato ("The Apocalpyse"), i ritmi si fanno minacciosi con l'incedere in progressione di "Against The Revolution"; certo dei rimandi ai gruppi citati non mancano soprattutto ai Testament (il cantato nella titletrack fa il verso a Chuck Billy, oppure "Ripper" che ricorda "For The Glory Of" da The Formation Of Damnation o ancora "Conspiracy" ), ma il ritmo rimane alto lungo tutto il lavoro e sostenuto da una melodia di fondo che rende l'ascolto meno legnoso e non ci sono momenti di stanca. Interessanti brani quali "Henchman Of Darkness" per la sua forma di ballata metal e "Ripper" per l'azzeccato bridge acustico spagnolleggiante.È un ottimo lavoro ma siccome noi di Metal Hammer siamo dei cacacazzi, ecco trovato il pelo nell'uovo(!), la voce del singer è troppo pulita e poco aggressiva per il genere. Una timbrica più cattiva sarebbe stata più appropriata
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 04 feb 2016 alle 07:15

Markus Becker, che ricordo per chi fino a ieri fosse vissuto su marte, e' la voce dei formidabili Atlantean Kodex, oltre ad essere il timbro forse piu' bello e riconoscibile di tutto il panorama metal attuale, e' il motivo principale per cui questo disco e' un piccolo capolavoro. Le sue linee vocali al limite del pop, a volte soul, a volte epic (e potrei continuare).. donano quella forza di innovazione e originalita' che sarebbe stato impossibile per qualsiasi altro cantante. In definitiva senza Becker sarebbe stato un dischetto di speed thrash da 7/7,5, con lui qualcosa di assolutamente unico. Ora per chiunque qua dentro ami la grande musica ( e ce ne sono) l'imperativo e' fare proprio senza esitazioni questo disco.

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