Copertina 8

Info

Anno di uscita:2015
Durata:42 min.
Etichetta:7Hard

Tracklist

  1. INSTRUCTIONS FOR DESTRUCTION
  2. BOUND FOR GLORY
  3. 30 MINUTES OF FAME
  4. MR SHAMELESS
  5. IN THE NAME OF OUR FATHERS
  6. THE GRINDER
  7. JOHN ROSKOW
  8. ENDLESS NIGHT
  9. WICKED DESIRE
  10. RUSH FOR LOVE

Line up

  • Jacopo "Jack" Meille: vocals
  • Gianluca Galli: guitars
  • Andrea Bartolini: bass
  • Senio Firmati: drums

Voto medio utenti

Dopo aver fatto uno scacco matto con il precedente lavoro ("Hate Box") mi domandavo: come avrebbero potuto migliorare ancora i nostrani Mantra? Se nel terzo ed ultimo lavoro, ormai uscito ben nove anni fa, tra le qualità migliori spiccava l'esperienza maturata da questo quartetto, come non possiamo non notare che questa qualità è migliorata ancora ed in maniera esponenziale? Prendiamo ad esempio Jack Meille con l'ingresso nei Tygers Of Pan Tang ma anche Gianluca Galli che ha proseguito la sua carriera solista. Tutte cose che hanno sicuramente accresciuto il bagaglio tecnico-musicale del quartetto.
Musicalmente ci si muove negli stessi binari, l'hard rock roccioso e massiccio, che si rifà alla scuola classica dei Led Zeppelin, Black Sabbath ma anche a cose leggermente più fresche che dai classici appena citati hanno anch'essi preso spunto, band come i Black Crowes.
Il mid-tempo “Instructions for Destruction” apre l'album così l'ascoltatore entra nel mood giusto. Molto bello l'assolo di chitarra che mi ha ricordato il miglior Steve Stevens. Il ritmo accellera con “Bound Of Glory” ma anche con la conclusiva “Rush For Love”, per merito della solida sezione ritmica Bartolini-Firmati.
“30 minutes to fame” è il brano che convince fin da subito, complice una melodia d'effetto che ti rimane subito in testa. “In The Name Of The Father” si discosta un po' dagli standard dei Mantra per avvicinarsi un pochino alle sonorità degli Iron Maiden, complice anche il riff di chitarra molto vicino a “2 Minutes To Midnight”, la cavalcata ritmica tipica della Vergine di Ferro. Un riff di chitarra molto scuro ci introduce un altro mid-tempo “The Grinder”.
Vi segnalo ancora alcuni brani come la ballad “Endless night” capace di creare l'atmosfera dolcissima ed infine “John Roskow” e “Wicked Desire” entrambe capaci di contenere alcune parti con tempi dispari che ad un primo ascolto fanno sempre storcere il naso ma poi con gli ascolti successivi si rivelano la marcia in più.
Se vi piacciono band come The Answer o Rival Sons, il filone è quello e qui troverete pane per i vostri denti. Oggi i Mantra possono giocarsela con band di quella grandezza, almeno a livello di qualità delle canzoni, per il resto siamo ancora in Italia, ma chissà.....
Auguriamo tanta fortuna ad una band nostrana sperando che voi abbiate voglia di riscoprirli.
Recensione a cura di Andrea Lami

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