Copertina

Info

Anno di uscita:2015
Durata:49 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. CHOICES
  2. BURN
  3. RE-INVENTING THE FUTURE
  4. READY TO FLY
  5. DISCUSSIONS IN A SMOKE FILLED ROOM
  6. LIFE OR DEATH?
  7. THE STRANGER
  8. HEARING VOICE
  9. ON QUEUE
  10. AN AMBUSH OF SADNESS
  11. KICKING IN THE DOOR
  12. THE FALL

Line up

  • Geoff Tate: vocals, keyboards, saxophone
  • Kelly Gray: guitars, vocals
  • Scott Moughton: guitars, vocals
  • Dave Ellefson: bass
  • John Moyer: bass
  • Mark Daily: vocals
  • Randy Gane: keyboards
  • Simon Wright: drums
  • Scott Mercado: drums, dulcimer
  • Brian Tichy: drums

Voto medio utenti

Inserito il 16 set 2015 alle 08:07

Sei stato un signore (come al solito). Sto disco è osceno.

Inserito il 16 set 2015 alle 08:11

Attendo di ascoltare questo disco con GRANDISSIMA ansia. Purtroppo delle tre anteprime fin qui ascoltate solo la prima ("Re-inventing the Future") mi aveva entusiasmato mentre le altre due mi avevano di molto annoiato e deluso. Tate deve ASSOLUTAMENTE trovare nuovi collaboratori con i quali scrivere musica degna, e soprattutto tornare a curare di più le sue parti vocali come un tempo (e non mi riferisco agli acuti che ormai non sono più nelle sue corde).

Inserito il 16 set 2015 alle 08:11

E la chiusura della rece e' perfetta, non c'e' erede. Questi osceni, gli altri inutili cloni.

Inserito il 16 set 2015 alle 09:19

Sinceramente non se ne può più di album di questo "genere". Saper dire basta è un dono che manca a tanti, troppi, personaggi.

Inserito il 16 set 2015 alle 09:47

In confronto "Hear in the Now Frontier" è un capolavoro....

Inserito il 16 set 2015 alle 10:11

Bravissimo Marco, hai interpretato il pensiero di molti con parole misurate e a dir poco condivisibili. Posso solo aggiungere che per alcuni artisti molto legati ad un genere, la ricerca di una dimensione alternativa, diventa un'ossessione. Se si tratta di maturazione e di studio (forse) si riesce a raggiungere un risultato. Se si scappa lontano da uno stereotipo (o presunto tale), senza guardare bene dove, solo per allontanarsi, allora il disastro è garantito. Geoff. Dove scappi? Avrei preferito decine di dischi di maniera, magari non indimenticabili, ma ben fatti, ben pensati, piuttosto che questo caos e questa contaminazione sciatta. E dice bene Polimar, gli altri sono dei cloni inutili, mi spiace.

(Modificato il 16 set 2015 alle 10:12)
Inserito il 16 set 2015 alle 11:07

Attendo di ascoltare questo disco con GRANDISSIMA ansia. Purtroppo delle tre anteprime fin qui ascoltate solo la prima ("Re-inventing the Future") mi aveva entusiasmato mentre le altre due mi avevano di molto annoiato e deluso. Tate deve ASSOLUTAMENTE trovare nuovi collaboratori con i quali scrivere musica degna, e soprattutto tornare a curare di più le sue parti vocali come un tempo (e non mi riferisco agli acuti che ormai non sono più nelle sue corde). Il problema di Tate è che non vuole collaboratori, vuole scrivere la sua merda in completa autonomia, quindi le cose non cambieranno mai, a meno di periodi davvero ispirati... Poi non trovo giusto accanirsi su quelli che molti qui chiamano "inutili cloni"... Queensryche è un signor disco, e LaTorre un signor cantante che magari deve solo metterci un pizzico di personalità in più. Aspettiamo il loro disco, poi ne riparliamo...

Inserito il 16 set 2015 alle 12:17

Poi non trovo giusto accanirsi su quelli che molti qui chiamano "inutili cloni"... Queensryche è un signor disco, e LaTorre un signor cantante che magari deve solo metterci un pizzico di personalità in più. Aspettiamo il loro disco, poi ne riparliamo... Concordo, anche a me è piaciuto un sacco :)

Inserito il 16 set 2015 alle 12:42

Il problema di Tate è che non vuole collaboratori, vuole scrivere la sua merda in completa autonomia, quindi le cose non cambieranno mai, a meno di periodi davvero ispirati... Poi non trovo giusto accanirsi su quelli che molti qui chiamano "inutili cloni"... Queensryche è un signor disco, e LaTorre un signor cantante che magari deve solo metterci un pizzico di personalità in più. Aspettiamo il loro disco, poi ne riparliamo... Beh Tate non è un songwriter "completo". Lui si è sempre appoggiato alle altrui idee per poi scrivere testi e melodie. In questo caso, da qualche anno (da "American Soldier" in poi) si appoggia ad una combriccola di produttori/autori (Jason Slater, Kelly Grey, Randy Gane, Damon Johnson) che come risultato lasciano parecchio a desiderare...

Inserito il 16 set 2015 alle 12:50

Pasko, rising74, è chiaro che ognuno abbia la propria rispettabilissima opinione e il proprio gusto. Ma LaTorre, da quello che ho sentito finora, sembra avere il compito specifico di cantare "come Geoff, ma meglio (rispetto al Tate appannato degli ultimi anni)". Va bene, forse, dal punto di vista formale, ma siamo al compitino svolto con un bel voto. LaTorre NON è Tate, non so se mi spiego. Non ne ha la storia e non ne ha il carisma. E' l'impostazione che è tutta sbagliata. Non è una regola, ma alcuni gruppi hanno cambiato radicalmente, senza cercare il sosia, riuscendo a trovare anche delle nuove soluzioni ed espressioni musicali. Ecco perché ho ribadito il concetto di clone inutile.

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