Copertina 7

Info

Anno di uscita:2014
Durata:48 min.
Etichetta:MDD

Tracklist

  1. GREAT EVIL
  2. JUST FUCKING THRASH
  3. PLACE OF SLAUGHTER
  4. ICH MAG BIER
  5. ATOMIC DISASTER
  6. ACTS OF CRUELTY
  7. THE SNIPER STRIKES AGAIN
  8. LET THE WAR BEGIN
  9. BREAK AWAY
  10. CIRCLE OF THIRST

Line up

  • Fritz: vocals, bass
  • Listl: guitar
  • Pit: guitar
  • Xandao: drums

Voto medio utenti

Vengono dalla Germania i Nuclear Warfare, sono nati nel 2001 e questo che sto per recensire è il loro quarto album, che, con un titolo come “Just fucking thrash” vi fa capire fin da subito di cosa si tratta. Inutile quindi che continuiate a leggere se siete stufi di ascoltare old school thrash metal e cercate novità a tutti i costi, perché in questo disco non ne troverete traccia. Quello che invece troverete è del sano e fottutissimo thrash metal, di stampo tedesco al 100%, ovviamente, che fa tornare alla mente quanto di buono fatto negli anni dai conterranei Tankard, di sicuro la fonte primaria di influenza per il quartetto di Stuttgart.

Dalla band di Gerre hanno preso indubbiamente l’approccio cazzone e goliardico, e titoli come “Thrash metal polizei”, “Just fucking thrash” o “Ich mag bier” vi daranno senz’altro un’idea di come intendano il thrash metal i nostri. Ma non pensate ai Nuclear Warfare come ad una band di deficienti, perché così non è, visto che i nostri riescono a bilanciare il loro lato demente con un altro aspetto della loro personalità che predilige temi più scottanti, più di denuncia (“Let the war begin”, “Atomic desaster”…), riuscendo nell’impresa di prendere il meglio sia dei già citati Tankard, che dei Kreator e dei Destruction più impegnati.

E le band di Gerre, Mille e Schmier non vi verranno in mente solo dal punto di vista lirico, visto che anche musicalmente il quartetto passa con disinvoltura da partiture più secche e violente ad altre al limite del punk’n’roll (la già citata “Ich mag bier” o “Circle of thirst”), cosa questa che rende l’ascolto veramente piacevole. Se è vero, come già detto in apertura, che non c’è una sola nota o un solo refrain che non abbiate già ascoltato decine di volte in passato (e anche ai giorni nostri) da altre thrash metal band, più o meno famose, è altrettanto vero che i brani funzionano, il riffing è ispirato, la voce di Fritz è tagliente al punto giusto, e in generale tutte le prove dei singoli convincono, dando ai brani un suono fresco e spontaneo.

Insomma, certamente non sarà un disco epocale che lascerà il segno nella storia del metal, ma “Just fucking thrash” si magna senza problemi tanti altri album usciti di recente, anche di band ben più famose dei Nuclear Warfare, e a me questo basta per affibbiargli un bel 7 pieno pieno, perché il disco funziona più che bene e vi farà scapocciare dall’inizio alla fine, senza sosta…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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