Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:48 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. INTRO
  2. WE ARE AT WAR
  3. DISORDER OF THE ORDER
  4. BREAK THE EVIL
  5. DEEPER
  6. HELL ON EARTH
  7. I BLEED
  8. BLOOD BOND
  9. 1.000 LIES
  10. PRINCESS OF HELL
  11. VERFOLGUNGSWAHN
  12. HEAVEN VS. HELL

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Sono purtroppo ancora tanti quelli che non conoscono gli Holy Moses, band fondamentale della primissima scena thrash tedesca. Nata nel lontano 1980 la band capitanata da Sabina Classen (la voce femminile più brutale che il metal abbia mai conosciuto) arriva al debut-album solo nel 1986 con "Queen of Siam", tuttora ritenuto un must del genere.
Scioltisi nel 1994 gli Holy Moses sono ritornati sulle scene negli ultimi anni, prima con il mini cd "Master of Disaster", poi con questo "Disorder of the Order".
In molti avevano temuto una reunion patacca, dato il basso valore dell'ultimo album prima dello split, il discutibile "No Matter What's the Cause"; invece, gli Holy Moses, confermano quando già espresso con l'Ep del 2001, e se ne escono con un piccolo gioiello che può essere descritto con una sola, semplice parola: devastante.
Niente appariscenti orpelli, niente sperimentazioni o tentativi di modernizzazione, questo "Disorder of the Order" è un concentrato di furore e violenza dannatamente ancorato alle radici della band, in grado di spazzare via in un sol colpo il 95% delle uscite thrash degli ultimi anni e di far impallidire i recenti lavori degli altri tre grandi gruppi del thrash "made in Germany" (Sodom, Kreator e Destruction). Questa nuova release non ha un solo momento di calo, le dodici tracce contenute si attestano tutte su livelli altissimi, passando da momenti di alta velocità (come con la feroce opener "We Are at War") a mid-tempos devastanti quali la title-track, a dir poco fenomenale, e "Deeper". L'ottima produzione, essenziale come è giusto che sia, rappresenta la ciliegina sulla torta e contribuisce notevolmente ad aumentare il valore del disco; a dir poco spettacolari i suoni di chitarra, spogli e crudelmente atroci come solo una scarna e semplicissima amplificazione Marshall riesce a fare. Su tutto questo va ad imporsi la voce di Sabina, con quello scream spietato che pare proprio essere tornato ai fasti di un tempo. Nonostante tutti i problemi che ha passato negli ultimi anni (tra cui persino un tumore) la bella Sabina riesce infatti a ripresentarsi più in forma che mai, e a rendersi autrice di una prestazione maiuscola, espressiva, trascinante, disumana. Inutile dire che la parola "lento" è completamente assente dal vocabolario della band tedesca; non c'è un solo secondo in cui gli Holy Moses si mostrano fiacchi o superficiali, ogni singola nota è di una pesantezza incredibile, di un'aggressività senza pari. "Princess of Hell", "Blood Bond" o "Break the Evil" sono brani che meritano di posizionarsi nella carriera del combo tedesco accanto ai capolavori dei tempi che furono, quali "Walpurgisnight" o "Road Crew". Ragazzi, con questo "Disorder of the Order" è ritornata davvero una delle più grandi thrash band europee di tutti i tempi. E vi assicuro che non ce ne sarà più per nessuno.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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