Copertina 10

Info

Anno di uscita:1982
Durata:42 min.
Etichetta:Columbia Records

Tracklist

  1. ROSANNA
  2. MAKE BELIEVE
  3. I WON'T HOLD YOU BACK
  4. GOOD FOR YOU
  5. IT'S A FEELING
  6. AFRAID OF LOVE
  7. LOVERS IN THE NIGHT
  8. WE MADE IT
  9. WAITING FOR YOUR LOVE
  10. AFRICA

Line up

  • Bobby Kimball: vocals
  • Steve Lukather: guitar, piano, backing vocals
  • Marty Paich: strings
  • David Paich: keyboards, backing vocals
  • Jeff Porcaro: percussion, drums
  • Steve Porcaro: keyboards, vocals
  • Mike Porcaro: cello
  • Joe Porcaro: percussion, xylophone
  • Roger Linn: synthesizer
  • Timothy B. Schmit: backing vocals
  • Scott Scott: saxophone
  • James Pankow: trombone
  • Joachim Joggi Smith: saxophone
  • Jon Smith: saxophone
  • Tom Scott: saxophone
  • Lenny Castro: percussion
  • Ralph Dyck: synthesizer
  • Gary Grant: trumpet
  • Jim Horn: saxophone
  • David Hungate: bass
  • Tom Kelly: backing vocals

Voto medio utenti

Non ho mai avuto un buon rapporto con gli anni Ottanta, lo riconosco, ma tra i (tanti) gruppi di pregio consegnati ai posteri non posso non ricordare e tributare i Toto. “I migliori musicisti sul pianeta” secondo Eddie Van Halen, acclamati da pubblico e critica (il disco in questione riceverà 3 dischi di platino e 6 Grammy Awards), coinvolti in decine di album fondamentali del periodo (“Thriller” di Michael Jackson e “USA for Africa” dicono niente?) hanno saputo mettere la loro “onniscienza musicale” al servizio di brani godibilissimi per chi suona, chi ascolta e chi di musica non sa assolutamente niente. Perché di gente che suona bene, si sa, è pieno il mondo, ma la classe sfoggiata dai Toto nella propria pluriennale carriera, mai sfociata in “autoerotismo sonoro” nonostante le immense doti dei singoli componenti, ha davvero pochi eguali nella storia del rock. Prodotto dagli stessi Toto, “IV” rappresenta la consacrazione commerciale per la band dei fratelli Porcaro, grazie a brani come “Rosanna”, “Africa”, “Make Believe”, “Afraid Of Love” e “I Won’t Hold You Back” che tutti, almeno una volta nella vita, hanno sentito. Difficile elencare esaurientemente i generi musicali che si possono trovare all’interno dell’album: progressive rock, funk, soul, r&b e pop convivono pacificamente in canzoni strutturalmente mai scontate e sublimemente arrangiate dal figlio d’arte David Paich e dai suoi compagni (esemplare anche l’apporto di James Newton Howard, noto “ai più” per le sue colonne sonore, qui in veste di compositore delle parti orchestrali con il sopraccitato Paich). Andate e compratelo. Punto. Se non per voi, anche come regalo non è niente male.

A cura di Gabriele Marangoni

Recensione a cura di Ghost Writer

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 ago 2015 alle 20:15

Gabriele, comincio a sospettare che abbiamo molti dischi e molti gusti in comune :-) Bravo, altro grandissimo disco!!! beh,credo che abbiate gusti in comune con tantissima altra gente...ad esempio: il sottoscritto ;-)

Inserito il 05 ago 2015 alle 09:00

Gabriele, comincio a sospettare che abbiamo molti dischi e molti gusti in comune :-) Bravo, altro grandissimo disco!!!

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