Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:96 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. AGAINST THE ODDS
  2. OVERLOAD
  3. TRAVELLER IN TIME
  4. SUNRISE
  5. STEALIN’
  6. I’M READY
  7. CAN’T TAKE THAT AWAY
  8. BETWEEN TWO WORLDS
  9. ONE MINUTE
  10. NAIL ON THE HEAD
  11. INTO THE WILD
  12. GYPSY
  13. LOOK AT YOURSELF
  14. BOX WAH BOX
  15. JULY MORNING
  16. LADY IN BLACK
  17. FREE’N’EASY
  18. EASY LIVIN’

Line up

  • Mick Box: guitar, vocals
  • Phil Lanzon: keyboards, vocals
  • Bernie Shaw: vocals
  • Russel Gilbrook: drums, vocals
  • Dave Rimmer: bass

Voto medio utenti

Analogamente ad alcuni altri navigatelli colleghi di questa gloriosa testata virtuale, faccio parte di quella generazione di rockofili per i quali dal giudizio espresso in una recensione dipendeva un investimento economico, immancabilmente “sofferto” e ponderato (innanzi tutto per la difficoltà nel recuperare i fondi necessari allo scopo, ma spesso anche proprio per questioni legate all’irreperibilità del materiale analizzato).
Oggi, nell’era dell’informazione globale, dell’accessibilità suprema e della condivisione “gratuita”, le responsabilità del critico musicale si sono inevitabilmente “alleggerite” e tuttavia non posso che continuare a fondare le mie valutazioni sull’annosa domanda: spenderei dei soldi per questo disco?
E ancora, trattandosi, come accade nel caso specifico, dell’ennesimo live-album di un gruppo dalla carriera ultra-quarantennale: è un prodotto destinato esclusivamente ai collezionisti compulsivi della band?
Ebbene, per quanto riguarda “Live at Koko” degli Uriah Heep le risposte sono rispettivamente sì e no, e senza grosse titubanze.
Giustificare brevemente tali affermazioni sarà il prossimo passo di questa disamina, ma non “allarmatevi” … non vi aspetta nulla di particolarmente complesso o un prevedibile “pippone” nostalgico; i motivi sono semplici ed essenziali.
Questo (doppio) disco (con DVD / Blu-Ray) dal vivo cattura perfettamente l’essenza di un gruppo seminale e molto “esperto” che non ha perso una stilla della sua enorme qualità e del suo entusiasmo, rappresentando un modello da esibire qualora si volessero mettere in discussione gli effetti anti-età del rock n’ roll (ascoltate la prova di Mick Box e non avrete più dubbi …).
Un programma inevitabilmente ricco di classici (in fondo, quelli che tutti vogliono ascoltare …) e in cui anche i brani più recenti non “sfigurano”, e anzi quasi (sottolineiamo il “quasi”, va …) non si distinguono dalla loro controparte maggiormente celebre e amata, tanto da conquistarsi costantemente l’ampio consenso del pubblico presente al concerto e pure il nostro che assistiamo “in differita” all’evento.
Con la crisi incombente (tranquilli la ripresa è vicina! Almeno è quello che continuano a proclamare i nostri governanti …) e la ricchezza dell’offerta discografica attuale, magari non può essere considerato un acquisto strettamente prioritario e ciononostante “Live at Koko” merita senz'altro di finire all'istante nelle vostre Wish List, già pronto per la sua ineluttabile destinazione finale …
Recensione a cura di Marco Aimasso

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