Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2005
Durata:40 min.
Etichetta:Adipocere
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. INTRO
  2. BLUSTUD
  3. VORPAL
  4. DIAMOND
  5. MUERTOS
  6. LIFEITIS
  7. SICKENED
  8. CYBERIAN DANCE
  9. WRATHORN

Line up

  • Tomasz "Soyak" Kilinski: vocals, guitars
  • Andrzej "Armand" Selwon: guitars
  • Mariusz "Koshen" Kozon: keyboards
  • Sebastian "Shock" Adas: bass
  • Grzegorz "Panzer" Golianek: drums

Voto medio utenti

Altro giro in Polonia per la Adipocere Records, la quale, dopo aver distribuito gli Abused Majesty, compie la stessa operazione con questi Naumachia e con il loro “Wrathorn”, già uscito l’anno scorso in patria.
Il risultato non è nemmeno distante visto che la qualità della band, anche in questo caso, è molto buona e si basa soprattutto sulla capacità della band, ma più in generale una capacità comune all’intera scena polacca, di saper rielaborare schemi collaudati, renderli propri e togliergli quindi quella patina di stantia riproposizione che invece attanaglia la maggior parte delle bands senza un minimo di originalità.
Qui parliamo di un black/death a tinte melodiche, con ottimi inserti di tastiere, autrici di atmosfere ora epiche, ora cupe, ora semplicemente sognanti, sfuriate di doppia cassa alternate a momenti dal sapore più progressivo, con un uso della melodia mai banale, e soprattutto, cosa non trascurabile, che non fa mai a pugni con le parti più veloci e brutali. Come se non bastasse, tecnicamente, la band è davvero in gamba.
Dopo l’intro, la band parte subito forte con Blustud, e poco importa se il singer Tomasz ne ricorda molti, perché subito si apprezzano le trame elaborate ma non prolisse della band, la quale seppur abituata ad esprimersi su distanze medio/lunghe, riesce sempre a tenere viva l’attenzione dell’ascoltatore, tra tappeti tastieristici e cambi di umore repentini. “Vorpal” ha il flavour di certo black crepuscolare prima di lasciarsi andare a melodie tipicamente power/heavy metal, dove gli assoli di Andrzej fanno la loro porca figura. Tuttavia è il trittico finale a riservare le note più appetitose, in una sorta di vortice profondo nel quale i Naumachia agitano e shakerano le loro qualità per servircele su un piatto invitante, costituito da “Sickened”, “Cyberian Dance” e la sognante ed epica “Wrathorn”.
I Naumachia sono una gran bella band e la Polonia presto potrebbe rubare alla Svezia il ruolo di paese leader del metal, soprattutto in considerazione del rapporto quantità/qualità prodotto dalla scena, cosa che al mondo nessuno può vantare al pari della Polonia. Mia modesta e umile opinione, of course.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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