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Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2002
Durata:42 min.
Etichetta:Roadrunner
Distribuzione:Universal

Tracklist

  1. BIG GOD/RAPED SOULS
  2. ARISE ABOVE OPPRESSION
  3. CONCRETE
  4. CRISIS
  5. ESCAPE CONFUSION
  6. SANGRE DE NINÕS
  7. SOULWOMB
  8. ECHOES OF INNOCENCE
  9. DRAGGED DOWN BY THE WEIGHT OF EXISTENCE
  10. DECEPTION
  11. DESECRATE
  12. SUFFER AGE
  13. ANXIETY
  14. SELF IMMOLATION
  15. PISS CHRIST
  16. ULCERATION

Line up

  • Burton C. Bell: vocals
  • Dino Cazares: guitars
  • Andy Romero: bass
  • Raymond Herrera: drums

Voto medio utenti

E' con sommo rispetto che mi appresto a recensire una delle band che ha rivoluzionato il concetto di Industrial Death Metal, evolvendolo fino a lidi neanche immaginabili agli inizi degli anni '90...penso che siate in accordo con me se dico che i Fear Factory erano formati da strumentisti che in un qualche modo hanno aperto una nuova via con il grandissimo, ed oramai must a tutti gli effetti, 'Demanufacture', soprattutto nel il modo veramente unico di concepire un certo tipo di heavy sound. 'Concrete', album postumo, rappresenta l'inizio di tutto ciò, l'anno zero, una sorta di testimonianza di come una band possa evolversi nel tempo...e non solo...il primo demo di allora (parliamo del 1991/1992) fu prodotto niente poco di meno che da Mr. Ross Robinson...come è strana la vita, no? Ma torniamo a 'Concrete': l'album contiene le versioni demo di songs che poi sarebbero finite in un modo o nell'altro (ovviamente re-registrate ed arrangiate) nei vari 'Soul Of A New Machine' ('Big God/Raped Souls', Arise Above Oppression', 'Crisis', 'Escape Confusion', 'Dragged Down By The Weight Of Existence', 'Desecrate', 'Suffer Age' e 'Self Immolation'), 'Demanufacture' (la song 'Concrete' fu rinominata 'Concreto' e poi utilizzata come bonus track nella versione digipack, 'Echoes Of Innocence' fu incorporata in 'A Therapy For The Pain' mentre 'Piss Christ' vide solo riproposto il titolo della song, essendo musicalmente tutta un'altra cosa) ed in 'Obsolete' ('Soulwound' fu utilizzata come out take da tale album). Certo, fa un certo effetto, ora, nel 2002, ascoltare queste registrazioni, a livello di ottimo demo, certamente, ma incentrate su un sound prettamente Death Metal (di quello veramente tosto), ove Burton C. Bell, se da un lato fa sfoggio di un growl estremo, in perfetto stile Napalm Death, dall'altro abbozza soltanto le clean vocals (anzi, qui si può dire che nelle poche volte le che utilizza, stoni pure!) che poi andranno ad essere uno dei punti di forza del combo latino-americano. Grezzo e brutale, questi i primi due aggettivi che mi vengono in mente per questo 'Concrete'...il platter si può stroncare o meno, questo è un discorso opinabile, ma per il sottoscritto, fan di lunga data del four pieces, rappresenta un motivo di interesse "storico" (mi raccomando, se siete neofiti della band, lasciate stare questo platter ed andatevi ad accattare 'Demanufacture' ed 'Obsolete'!) per riscoprire quali siamo state le radici di una band che ha rovesciato come un calzino la maniera di concepire la musica estrema, evolvendo il Metal nella direzione Cyber Industrial...sono poche le bands che possono fregiarsi di questo.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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