Exhumed - Gore Metal Redux: A Necrospective 1998-2015

Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2015
Durata:41 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. NECROMANIAC
  2. OPEN THE ABSCESS
  3. POSTMORTEM PROCEDURES
  4. LIMB FROM LIMB
  5. ENUCLEATION
  6. CASKETKRUSHER
  7. DEATHMASK
  8. IN MY HUMAN SLAUGHTERHOUSE
  9. SEPULCHRAL SLAUGHTER
  10. VAGITARIAN II
  11. BLAZING CORPSE
  12. DEADEST OF THE DEAD

Line up

  • Bud Burke - lead guitar, vocals
  • Matt "Slime" Ferri - bass, vocals
  • Matt Harvey - vocals, guitar
  • Mike Hamilton - drums

Voto medio utenti

Bisogna ammettere che dalla reunion del 2011 gli Exhumed stanno cercando di recuperare il più velocemente possibile il tempo perduto. La pubblicazione di due, a parer di chi scrive, ottimi album in studio (“All guts no glory” e “Necrocracy”) inframmezzati da una intensissima attività live e a cui segue or ora la riedizione dello storico e acclamato “Gore metal”.
Ad esser precisi, il termine riedizione non calza alla perfezione in quanto la band californiana ha provveduto ad una vera e propria ri-registrazione dei dodici brani che lo compongono.
Il perché di questa mossa? Il cantante/chitarrista Matt Harvey interrogato sull’argomento da Revolver Magazine - riferendosi al brano “Limb from limb” - ha giustificato la scelta poiché “ora la canzone suona come la abbiamo eseguita dal vivo, più veloce ed incisiva. Infinitamente più udibile e con una adorabile motosega nel bridge!”.
Se da un lato questa uscita costituisce un modo originale di tenere caldo il nome Exhumed in attesa di un nuovo lavoro di inediti, è pur vero che la nuova versione di “Gore metal” non è una mera ristampa – ripulita ed infiocchettata quanto volete – dell’originale del 1998.
I brani “riveduti e corretti” godono realmente di una produzione più che decente, che valorizza a tutto tondo il soundwriting a la Carcass del combo statunitense senza per questo renderla una detestabile “plasticata”.
D’altro canto è notorio che il sound del 1998, più sporco e grezzo, ha contribuito a rendere “Gore metal” quel piccolo album di culto fra i seguaci del death/grind e che questa operazione di rinnovamento ha dissolto in parte quell’aura di miticità alimentatasi durante questi anni.
Gli Exhumed hanno però pensato bene – con astuta mossa commerciale – di allegare alla riedizione anche la vecchia versione di “Gore metal”, così che siano i fan a decidere quale delle due preferiscono.
Quale che sia la vostra scelta, non è in discussione l’attualità, la qualità e la bontà di brani quali la già citata “Limb for limb”, “Casket crusher”, “Blazing corpse” o la conclusiva “Detest the dead”; è infatti innegabile che i californiani vissero un felicissimo periodo compositivo che si tradusse in un lotto di brani senza tempo, assassini, velocissimi ed impazziti.
Un caposaldo del death/grind che merita di essere (ri)scoperto.

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