True Lie - At the First Glare of a Colder Sky

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2014
Durata:35 min.
Etichetta:To React Records
Distribuzione:Andromeda

Tracklist

  1. AS THE DAWN BROKE
  2. WHEN EVERYTHING WITHERS
  3. WILL I (THE DAY I STOOD STILL)
  4. JUST FOR A WHILE
  5. TO EMBERS AND ASHES
  6. THE HAND THAT FED ME LIES
  7. REEK OF DESPERATION
  8. MARK OF CAIN

Line up

  • Carlo Stefanucci: vocals, guitars
  • Federico Piermatti: guitars
  • Dalila Pilotti: bass
  • Alessandro Salari: drums

Voto medio utenti

No dai, non ci eravamo dimenticati di voi. Cioè oddio, in realtà si, ma mica per cattiveria eh! E' che sono sbadato e a volte..mi scordo i dischi. Mea culpa, ma mi faccio perdonare subito..

"At the First Glare of a Colder Sky" dei True Lie è un album che difficilmente pensereste italiano. Perchè? Perchè tutto lascerebbe pensare il contrario, dalla produzione (vabbè ma qui parliamo di Simone Mularoni, che ve lo dico a fà..) alla voce, passando per un comparto tecnico di tutto rispetto, dal lato musicale.
Un lavoro che niente ha da invidiare alle realtà metalcore più importanti a livello europeo e mondiale, pur trattandosi di un album d'esordio e di questo, almeno di questo, dovremmo tutti andarne fieri.
Che poi piaccia o non piaccia il genere proposto, metal moderno e con fortissime tinte metalcore, questo è un altro discorso, ma negare il livello qualitativo di questo disco sarebbe quantomeno stupido e supponente.
Le prime note dell'opener "As the Dawn Broke" ci distraggono, lasciandoci pensare ad un approccio soft..niente di più sbagliato: basta meno di un minuto per essere colpiti in faccia dalla violenza dei perugini, vocale e strumentale, salvo poi tornare in lidi più tranquilli con il melodico ritornello a voce pulita, stilema ormai abusato nel genere.
I True Lie però non si limitano al compitino, non si siedono sulle loro capacità ma sfornano 8 brani egualmente intriganti, ognuno coi propri tratti distintivi ben chiari: se l'opener è la bordata -core per eccellenza, la successiva "When Everything Withers" inizia quasi nel thrash salvo proseguire su binari Death (la maiuscola è più o meno voluta, vedete voi..), mentre "Will I" mi ha riportato alla mente i primi Avenged Sevenfold o i Trivium di "Ember to Inferno".
Con "To Embers and Ashes" sembra esserci spazio per la melodia, almeno a giudicare dalle prime note..magari una ballad? Neanche per sogno, i True Lie continuano imperterriti a spingere sull'acceleratore della violenza, sfornando un brano granitico e claustrofobico, à-la Killswitch Engage.

Insomma ho fatto qualche nome grosso o sbaglio? Solitamente non amo fare paragoni, ma i True Lie meritano davvero di essere accostati ai grandi nomi del settore, non per imitazione ma per bravura. "As the First Glare of a Colder Sky" ci ha messo un po' per uscire su queste pagine (ribadisco il mea culpa) ma ora ha finalmente tutte le attenzioni che si merita.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.