Copertina 8,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2014
Durata:49 min.
Etichetta:Mighty Music

Tracklist

  1. SCARS OF TIME
  2. 1000 WAYS TO BLEED
  3. BLACK REBEL NOISE
  4. ANOTHER DAY IN HELL
  5. POISON MOON
  6. 10.000
  7. KNOW YOU HATE
  8. SEVEN MINUTES OF PAIN
  9. STATEMENT
  10. MASS FRUSTRATION
  11. BLACK REBEL NOISE (ACOUSTIC VERSION)

Line up

  • Jackie Petersen: vocals
  • Michael Kopietz: guitars
  • Jesper Heidelbach: drums
  • Thomas Hvisel: guitars
  • Braca Pedersen: bass

Voto medio utenti

A volte le etichette ingannano e mica poco. A volte i paragoni c'azzeccano come il parmigiano sulla carbonara. Distraggono, illudono e creano pregiudizi altrimenti evitabili, soprattutto se questi paragoni e etichette non vengono adeguatamente verificati prima di essere dati in pasto al grande pubblico.

Perchè dico questo? Perchè "Scarred" dei Chainfist mi è venuto tra le mani proprio per un "problema" di etichette e paragoni. Promozionati o auto-promozionati come simili a gruppi quali Volbeat, Mercenary e Disturbed, i danesi non potevano non attirare la mia attenzione, data la stima per ognuno dei gruppi sopracitati.
Mi sono fatto ingannare, circuire e ammaliare da paragoni TOTALMENTE fuori strada, perchè i Chainfist con Mercenary, Volbeat e Disturbed non condividono assolutamente nulla, se non la nazionalità coi primi due e un certo sentore southern in alcuni passaggi coi Volbeat.
Ma ci sta, ci si promoziona in un modo (sbagliato) perchè ci si sente affini o ispirati da un certo gruppo o perchè fa comodo o per questioni territoriali (d'altronde c'è chi preferisce Fanfani a Berlinguer perchè è abruzzese..). E ci sta anche fare paragoni, perchè è normalissimo raccontare una band nuova facendo nomi di gruppi del passato e più conosciuti, per affinità. Quello che non ci sta è che recensori pubblichino questi paragoni senza prima verificarli, ricopiando pedissequamente i gruppi citati in fase promozionale, magari senza neanche conoscerli. Quello che farò io oggi, ergendomi in maniera presuntuosa a unico testimone del sapere mondiale, è paragonare in maniera corretta e coerente.
Innanzitutto vi dico subito che i Chainfist sono il gruppo del futuro. Ascoltando "Scarred" per la prima volta, l'impressione immediata è stata davvero quella di essere davanti a uno di quei gruppi "importanti", un nome nuovo che senza dubbio avrebbe lasciato il segno da li in avanti. Suoni perfetti, figli di una produzione certosina ad opera del genio di Jacob Hansen, tecnica ineccepibile da parte di ogni singolo componente, il giusto groove costante per 50 minuti, "ballad" comprese, melodie azzeccatissime e nulla di banale.
Per usare quelle etichette di cui sopra, in maniera oculata, il primo pensiero è andato ai Metallica, soprattutto per la voce intensa e graffiata di Jackie Petersen e per alcuni passaggi presenti in particolare nella prima metà del disco.
"Scarred" si dimostra però un album in mutazione continua, un organismo che evolve e cresce lungo tutta la sua durata: se il primo impatto infatti è quello di un gruppo che deve tanto agli anni '80-'90, il proseguo ci rivela una band ben piantata nel 2014, grazie ai suoni moderni e a un già citato groove di genesi non più che decennale.
Volete il paragone definitivo? "Scarred" dei Chainfist è la versione pulita e de-bastardizzata di quello che è stato "The Crusade" per i Trivium, l'album da sempre etichettato come copia-carbone dei Metallica. Un po' perchè Petersen canta in maniera impressionantemente simile al Matthew Heafy di quell'album (per motivi diversi), un po' perchè l'approccio musicale è pressoché identico. Non è puro Heavy Metal, non è nemmeno Metalcore, piuttosto un ibrido davvero ben funzionante. "Mass Frustration", "Seven Minutes of Pain", "Another Day in Hell"..impossibile non pensare ai Trivium.
Ecco però, ora so benissimo che citando gli americani mi sono inimicato il 70% dei lettori di questa recensione (3 su 5). Il problema delle etichette e dei paragoni, quello a cui facevo riferimento all'inizio, in tutto il suo splendore. Se parlo dei Metallica va benissimo, se parlo dei Trivium è merda. Ma il resto, il fatto che sia un album coi controcazzi, che i pezzi funzionano TUTTI compresa la cover acustica della già ottima "Black Rebel Noise" (questa si molto southern rock) e che i Chainfist hanno davvero davanti un futuro brillante..fotte qualcosa a qualcuno?

"Scarred" merita un ascolto. I Chainfist meritano una chance. Che poi vi piaccia o meno, questi sono solo gusti, come un po' per tutto. Io vi ho detto a cosa assomiglia obiettivamente, vi ho anche detto a cosa non assomiglia per nulla, ma il giudizio finale potrete darlo solo spogliandovi di etichette e paragoni scomodi, considerandolo semplicemente per quello che è. E, per me, è un album grandioso.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 nov 2014 alle 18:15

Con me non ti sei inimicato nessuno, pur ascoltando metal da 23 anni grazie a Dio non ho le orecchie turate, quindi i Trivium dei primi 3 dischi sono per me una bomba a mano! Di questi Chainfist ho ascoltato qualcosa sul tubo, ma non mi hanno "impressionato" granchè...approfondirò!!

Inserito il 05 nov 2014 alle 08:17

buon album se effetivamente si considera un buon album "the crusade" dei Trivium...impossibile non pensare a quella band e quell'album ascoltando questo.

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