Copertina 8

Info

Anno di uscita:2013
Durata:54 min.
Etichetta:Sweet Poison Records
Distribuzione:Self/Believe

Tracklist

  1. APOCALYPSE
  2. HUNTING GROUND
  3. THE ANVIL
  4. RAZZO ROSSO
  5. UNDER THE ICE
  6. THE AVENGER
  7. HEY!! CAN YOU TELL ME!?
  8. HAGEL STORM
  9. ARMY OF CHAOS
  10. THE POWER OF FLESH

Line up

  • Gerri Ferro: bass
  • Matteo Bertolini: keyboards
  • Dario "Riz" Ricci: vocals, guitars
  • Alessandro Occari: drums

Voto medio utenti

Evidentemente il sottobosco italico deve attraversare un momento di rinascimento dato che nel giro di pochissimi mesi questo è il terzo gruppo che mi sorprende positivamente, lasciandomi assolutamente soddisfatto e con una specie di strano sorriso a mo' di ebete, talmente sono rapito e conquistato da questo "Where Is Your God Now?", opera prima degli Hagel Stone, quartetto proveniente da Ferrara (e Rovigo) che pubblica il proprio debutto tramite la Sweet Poison Records.

La lunga iniziale "Apocalypse" è la classica canzone che ti è sufficiente per chiarire le intenzioni della band ed il suo valore base, se c'è del materiale interessante per arrivare a qualcosa di assolutamente valido o se si tratta solamente di una formazione decente, o addirittura pessima: il magniloquente e monumentale inizio ci lascia presagire un epic metal solfureo e dominante, e così sarà la storia di questo "Where Is Your God Now?", che parte subito alla grande anche con la voce di Dario Ricci, anche alla chitarra, e perfettamente inserito sia nelle partiture più roche e profonde sia in quelle più alte e declamanti, il tutto su colate laviche di riffs sconquassanti che terminano in un chorus con un grandeur che non ascoltavo da tempo ed un break melodico a metà brano che ci consegna anche un assolo che ci sta a pennello e che ricorda un po' la parte finale di "How Many Tears" degli Helloween tratta dal celeberrimo "Live in the UK". Insomma il classico inizio col botto.

La cosa meravigliosa è che, tra lievi alti e bassi e con un mood generale un po' tra il romantico ed il dimesso, con una continua sensazione di malinconia che si scontra con la forza e la vigoria di brani "eroici", il valore del disco si mantiene per tutta la propria durata, passando per la ritmata e quasi folk "Hey Can You Tell Me?", la terremotante "Hunting Ground" con assolo e cavalcata da panico al pari della successiva "The Anvil". C'è anche spazio per un brano cantato in italiano "Razzo Rosso", anche questo intenso e perfettamente a proprio agio con le metriche della lingua nostrana.

Insomma Grazioli, direte voi, ma questo cd ce l'ha un difetto??
Il booklet poteva essere realizzato meglio, con misere due paginette e testi scritti "a mano" poco leggibili, ma qui ci stiamo appigliando al nulla: melodie assolutamente azzeccate, flavour epico che straborda acciaio da tutte le parti, produzione all'altezza, continui e piacevoli echi dei Manowar e Virgin Steele che furono (non le pantomime di oggi), tutto questo fa degli Hagel Stone una bellissima ed inaspettata sorpresa e del loro "Where Is Your God Now?" un esordio incredibilmente convincente ed emozionante.

Chi si lamenta di scarsa originalità e poca personalità...beh ha sbagliato genere, e anche portale.

Fare pace col metal e scoprire, ancora una volta, che al di là di baracconate come Avenged Sevenfold e le Butcher Babies, in una scena metal sempre più dominata dal trend e da Maria De Filippi, c'è gente che suda, si impegna, crea e ci crede e che considera il Metal arte con la M maiuscola.

Vivaddio, grazie Hagel Stone.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 11 feb 2014 alle 00:04

io voglio essere sincero col cantante che qui ci legge..bellissimo disco e ricco di spunti, ma ancora distantio da un 8 cosi facilmente affibiato. per me c'è la strada aperta per arrivare all'8....ma il lavoro pagherà e sta già pagando...complimenti

Inserito il 10 feb 2014 alle 14:56

Ho riascoltato con piacere il disco e guardato i video di "Where is your gon now" e "Apocalypse" e confermo quanto ho detto. Molto bravi, soprattutto per essere un disco d'esordio, ma gli acuti continuano a non convincermi. 7,5 Hey, è solo la mia opinione :-)

Inserito il 10 feb 2014 alle 12:04

Ciao, sono il cantante/chitarrista della band, gli acuti ti suonano strani perchè per non renderli troppo invasivi li abbiamo tenuti di sottofondo in produzione; ti rimando ai nostri video live sul tubo e ti accorgerai che non sono miagolii xD. Comunque mi fa piacere ti sia piaciuto il disco!

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