Copertina 5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:50 min.
Etichetta:UDR/EMI
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DEADLOCK
  2. NO WAY OUT
  3. SMEAR CAMPAIGN
  4. NO SURRENDER
  5. WRAPPED
  6. PERFECT ANGEL EYES
  7. DEMON CODE
  8. FIGHT THE WORLD
  9. ONE FALLS, TWO RISE

Line up

  • Jeff Waters: guitars, bass
  • Mike Harshaw: drums
  • David Padden: vocals

Voto medio utenti

In tutta sincerità e con il sorriso sulle labbra non riesco a capire se mi fa più tenerezza (la parola esatta dovrebbe essere "pena" ma voglio essere buono con Jeff Waters ed uno tra i miei generi musicali preferiti...) questo nuovo album "Feast" o l'intera scena metal odierna: in poche parole, ci si esalta o comunque si accoglie festanti, oggi nel 2013, un disco come questo o di pari valore - ad esempio il precedente omonimo - che 20 anni fa, un'era geologica musicalmente parlando, sarebbe stato nemmeno schifato, ma passato completamente in sordina, come tonnellate di album usciti a fine anni '80 che, se andati a ripescare, farebbero un culo così non solo a "Feast" ma ad una buonissima fetta di discografia della one man band canadese, una dei più grandi sprechi e rammarichi che la storia possa conoscere.

Alla fine, è triste ammetterlo, la "gloria" degli Annihilator è limitata ai soli primi due immortali album, 1989 e 1990 altrochè ere geologiche...di più!, e già col commercialissimo terzo album, che pure adoro, si era imboccata una parabola discendente profonda come il pozzo di San Patrizio: qualche lieve risalita, come "Criteria" e "Carnival Diablos", qualche abisso di orrido gusto a nome "All for You", "Metal" o il vecchio "Remains" ed il resto fatto di cd tra il decente e l'inutile, come il penultimo "Annihilator" o questo "Feast".

Finalmente ci siamo arrivati, un coacervo di banalità, di riffs stantii, di energia pressochè nulla, di soluzioni scontate e, quel che è peggio, di un coinvolgimento ai minimi storici, sebbene la proposta sia almeno musicalmente e concettualmente decente, ovvero composta da un thrash metal piuttosto canonico e lineare, scevro di qualche assurda e cervellotica influenza elettronica, dark o chessò, come Waters ci ha abituato nel corso di tutti questi anni.

Qualche lieve lampo di luce rappresentato da "No Way Out" o "Smear Campaign", subito uccisi da riffs se va bene inefficaci altrimenti addirittura fastidiosi ("No Surrender"... presa per il culo o cosa???) o da un cantante, con tutto il bene e la simpatia, come Dave Padden assolutamente inadeguato per il ruolo che dovrebbe ricoprire (assai meglio su altre sonorità ma qui è inutile) non riescono a salvare un disco moscio, imbarazzante se andiamo a considerare il glorioso passato, seppur breve,degli Annihilator.

Nonostante questo, il disco è accolto con grandi onori, con rinnovato entusiasmo, addirittura con UDR EMI alle spalle... io non mi capacito davvero, e ho avuto tutta l'estate per capire, addentrarmi, concedermi una chance... Niente da fare, "Feast" è un disco pesantemente mediocre ma la cosa triste è che la scena e l'audience metal, per incensarlo in questo modo, devono davvero essere messi ancora peggio: siamo vicini, vicinissimi, alla fine del buon gusto, delle emozioni.

O forse è già tardi.

Ps: tralascio volutamente un giudizio etico/morale sul bonus disc con le hits classiche risuonate e ricantate da Padden (che in ogni caso qui va decisamente meglio rispetto ai brani di "Feast") che è meglio.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 07 set 2013 alle 17:14

ammetto di non averli mai seguiti con interesse,quindi confronti con il passato non sono in grado di farne (anche il bonus cd l'ho ascoltato come se fosse quasi di "inediti")...disco a mio avviso qualitativamente altalenante ma comunque sufficiente...

Inserito il 07 set 2013 alle 15:55

Sono l'unico al mondo a difenderli (e ci sarà un motivo, me ne rendo conto...). A me piacciono sempre, a parte, come già detto in altre sedi, un paio di episodi che in 20 anni ci possono stare. Di Waters mi piace la tecnica e il suono (bravo anche al banco mixer) e Padden non brilla per originalità, ma mi sembra ormai una sicurezza. Insomma, io forse mi accontento troppo (o forse tu sei troppo severo), ma tutto sommato un 6.5 / 7- - gli Annihilator, per me, lo ragginungono anche questa volta. p.s. METAL è uno di quei cd che puntualmente tornano nel mio lettore, non c'è niente da fare. Smothered è uno dei miei pezzi preferiti di sempre.

Inserito il 07 set 2013 alle 11:26

14 album di cui 2 imprescindibili, 2 tra il buono e l'apprezzabile e 10 di cui l'umanità non sentiva l'esigenza. Quest'ultimo Feast mi ha sorpreso ad un primo ascolto perché meno ignobile di molti altri e a tratti piacevole, ma se confrontato anche con lavori di altre formazioni, viene spazzato via. Un 6 tirato. Concordo su Padden, non me ne voglia ma è davvero inadeguato ed anonimo su tutti i lavori.

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