Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:40 min.
Etichetta:Scarlet
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. LA NUEVA ALARMA
  2. RAZA DE ODIO
  3. DESTROY
  4. MALAFAMA
  5. OTRA VEZ
  6. MATANDO GUEROS
  7. VENTE PA MADRID
  8. MIENTEN
  9. UNA LUZ
  10. ODIADOS
  11. UNITED FORCES
  12. EL TIEMPO

Line up

  • Zanna: vocals
  • Lopez: guitars
  • Paco: guitars
  • El Sargento: bass
  • Peso: drums

Voto medio utenti

Nato nel 2002, il progetto intitolato Raza De Odio ha da subito destato l'attenzione dei più interessati alla scena italiana in quanto caratterizzato dalla presenza di volti noti della nostra scena estrema quali Peso dei Necrodeath e Zanna dei Sadist. Frutto di questa collaborazione che ha visto l'impiego anche di John, bassista dei Necrodeath e dei chitarristi Paco e Lopez, i Raza De Odio arrivano alla pubblicazione del primo studio album, il presente "La Nueva Alarma", album dalla spiccata personalità ed elevata caratura, nel quale molteplici influenze, dalla musica tribale al flamenco, si mescolano con la violenza e l'aggressività di un death/thrash metal ora veloce ora cadenzato e più accentuato, ma sempre di buon livello ed interessante. La stessa scelta del cantato in alcuni episodi in spagnolo conferisce un ulteriore tocco latino ad un disco che dichiaratamente si presenta come una continuazione ideale del percorso già affrontato da band quali Soulfly (e Sepultura prima), Ill Nino e Brujeria, dei quali troviamo proprio la cover di "Matando Gueros".
A parte i dovuti riferimenti, i nostri Raza De Odio riescono comunque a risultare personali grazie ad una proposta a tratti innovativa, preferendo accantonare la venatura più nu metal di alcune delle band dello stesso settore, per puntare invece su un accezione più spiccatamente thrash e death vecchio stampo (e a testimonianza di ciò ecco che arriva quasi in chiusura la cover "United Forces" degli S.O.D.). Innovazione e tradizione si miscelano sapientemente, il tutto accompagnato da una costante e ben precisa contaminazione tribal-folk, rimarcata ora dagli inserti acustici, ora dall'uso delle percussioni, aspetto quest'ultimo davvero notevole in tutto l'album. Il lavoro di Peso è davvero impressionante in ogni singolo episodio e conferisce un tocco speciale all'intero lavoro determinandone personalità ed espressività. Leggermente monotono e per questo a tratti stancante invece il cantato di Zanna, qui lanciato su territori quasi hardcore ma che richiede numerosi ascolti per poter essere assimilato e apprezzato, mentre può lasciare un po' spiazzati in un primo momento per il suo andamento costante e poco vario. Buono in questo contesto il lavoro dei cori a più riprese affiancato a quello della voce principale, così come risaltano per gusto ed espressività le misurate apparizioni della chitarra solista, alle prese con melodie di chiara matrice flamenco davvero apprezzabili.
Nell'insieme un disco vario pur rimanendo legato ad una precisa linea guida, nella quale i Raza De Odio mostrano le proprie potenzialità per un risultato fresco ed interessante, destinato ad un ampio pubblico amante delle belle novità, come la presente.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

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