Weapon - Embers And Revelations

Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2012
Durata:37 min.
Etichetta:Relapse

Tracklist

  1. THE FIRST WITNESSES OF LUCIFER
  2. VANGUARD OF THE MORNING STAR
  3. CREPUSCULAR SWAMP, UNHINGED SWINE
  4. LIBER LILITH
  5. GROTESQUE CARVEN PORTAL
  6. EMBERS AND REVELATIONS
  7. DISAVOWING EACH IN AUM
  8. SHAHENSHAH

Line up

  • Vetis Monarch: Vocals, Guitars
  • The Disciple: Drums
  • Kha Tumos: Bass
  • Rom Surtr: Guitars

Voto medio utenti

Non paghi del successo che il precedente "From The Devil's Tomb" ha riscosso nel circuito undeground e che ha aperto alla band le porte della fortissima Relapse Records, i canadesi Weapon escono oggi sul mercato con il loro terzo sigillo dal titolo "Embers And Revelations": il gruppo si muove con disinvoltura in territori black/death metal (o blackened death metal, come pare a voi) come accadeva per il disco precedente, ma se pensate di trovarvi di fronte ai cugini sfigati dei Behemoth siete totalmente fuori strada, perchè a parte qualche inevitabile richiamo a livello di riffing i Weapon si muovono egregiamente sulle proprie gambe. Decisamente più grezzi e meno boombastici a livello di arrangiamenti e produzione, questi canadesi confezionano 37 minuti di metal ferale, feroce, aggressivo, a cavallo tra sfuriate black, intermezzi ed arpeggi gelidi e sferzate thrash/death, senza però dimenticare di lasciar respirare l'ascoltatore, con momenti più ragionati e scapocciosi. Non guasta nemmeno un pizzico di melodia, mai troppo invadente, che potrebbe far amare "Embers And Revelations" anche alle orecchie meno avvezze al metal più estremo e senza compromessi: "The First Witnesses Of Satan", "Vanguard Of Morning Star", "Liber Lilith", "Disavowing Each In Aum" o "Shahensah" rappresentano al meglio la concezione sonora dei Weapon e la quintessenza musicale di "Embers And Revelations". Un disco vario, feroce ma al contempo "raffinato", che ha tutte le carte in regola per fare breccia negli appassionati del genere ma anche nei neofiti, e conferma dello status artistico che i Weapon si sono costruiti negli anni.
Un plauso alla Relapse, sempre intenta a proporre metal di qualità, andando a valorizzare band che già in ambito underground sono riuscite a raggiungere una certa notorietà.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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