Io di Selvans ho tutto perché li seguo fin dal primo Ep, l'ho sempre reputata un creatura artistica con personalità.
Questo perché è dovuto oltre alla cultura ed alla preparazione anche al voler offrire qualcosa di diverso del solito black metal alla scandinava.
Pur muovendosi nel tessuto estremo si differenzia da miriadi di formazioni fotocopia offrendo parte della loro tradizione folk territoriale inserendola nel tessuto musicale violento aumentandone il gradiente emotivo; con la penultima fatica “Faunalia” risalente al 2018 aveva ancor di più alzato l’asticella con un lavoro semplicemente stupendo unendo estremismo, pathos drammatico, letteratura e profumi morriconiani.
Ecco che ora Selvans con un nuovo mini e soprattutto questa nuova fatica presenta numerosi ospiti al seguito.
Sono sei brani divisi in composizioni originali e cover di due band di culto nostrano ovvero i Death SS e i bravi Metamorfosi, grande formazione prog dei seventies.
“Verrà corvo morto”, brano dedicato al personaggio creato in collaborazione con lo scrittore Luigi Musolino e che troverete nel racconto omonimo incluso nell’edizione limitata, è un gran pezzo pregno di pathos; veloce black metal con un’influenza progressive e la voce del nostro che utilizza un registro scream personale e teatrale.
Una sorta di declamazione estremizzata che si muove su di un tappeto sonoro aggressivo a livello ritmico ma con attimi di passione drammatica, ed è un gran bel sentire.
“Iò Pan”, è un brano che parte piano per poi diventare un black metal intenso pieno di soluzioni epicheggianti in un up tempo con le tastiere in gran spolvero e riffing melodici.
La conclusiva “L’errante”, è un’outro strumentale che risente dell’epoca settantiana progressive rock di pura marca nostrana, basta ascoltare il riff di chitarra doppiato dalle tastiere.
Le tre cover presenti sono interpretate con personalità ma rispettando il tessuto originario; bellissimo Ep che affascina e che spezza il silenzio finalmente; bentornato Selvans!