‘Ubóstwo’ é il terzo album dei polacchi Profeci e come i precedenti ‘Matecznik’ e ‘Aporia’ esce per Godz Ov War . ‘Squadra che vince non si cambia’ verrebbe da dire anche se onestamente le due uscite precedent erano solo delle ‘vittorie parziali’ comunque utilissime per arrivare a forgiare il nuovo album in questione … Come spesso accade il terzo album prende a piene mani dai precenti ed in effetti nel corso dei sei brani possiamo trovare diversi elementi che rimandano ad esempio, alla pacata atmosfericità del debut o anche all’urgenza esecutiva del follower … In questo ‘Ubóstwo’ i due elementi riescono a camminare fianco a fianco e a fondersi molto bene proponendo cosí un sound che potremmo etichettare come black metal moderno da tinte post-rock, questo soprattutto per via dei lunghi arpeggi e momenti più oscuri e riflessivi (‘Jaskinie’ e ‘Bez Niej Byłbym Niczym’) . Non lasciatevi peró ingannare troppo dall’etichetta perché nello scorrere di questi sei brani troverete comunque un sound sostenuto, ma mai eccessivo, e soprattutto un perfetto controllo melodico che permette ai singoili brani di distinguersi tra loro senza per questo creare un distacco troppo marcato, questo grazie anche alle vocals di Piołun che , più che al classico black screaming, si affida ad un qualcosa di più rabbioso e sofferto, come ad una sorta di ‘esplosione soffocata’. ‘Ubóstwo’ é un album che vi soddisferà parecchio se siete degli ‘estremisti moderati’ , amanti dell’aggressività fatta musica ma sempre in forma controllata, se invece propendete più per ‘lo sfogo bestiale’ in forma artistica, allora rimarrete assolutamente delusi dalla ‘troppa pacatezza’ di questi sei brani. Estremi ma non troppo, melodici ma con moderazione. Ascolto comunque consigliato