Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2023
Durata:31 min.
Etichetta:Indipendent
Distribuzione:Indipendent

Tracklist

  1. INTRO
  2. IN THE EREBOS NIGHT
  3. THE DIM EMBRACE
  4. THE SORROW KEEPER
  5. WOLF STRONGHOLD
  6. TO WALK IN THE REIGN OF SHADOWS
  7. IN LEAGUE WITH THE ANCIENT PRESENCES
  8. CULT OF THE BLACK SUN (NOENUM COVER)

Line up

  • Antonio La Camera: Guitar, Bass, Drum Programming, Mixing, Mastering
  • Lord Malygris: Vocals, Keyboard
  • Countess Liverchard: Female Voice

Voto medio utenti

I Nekromantas sono un trio siciliano black metal di cui si hanno pochissime notizie, se non che è costituito da Antonio La Camera, Lord Malygris e Countess Liverchard (Female Voice); e che giungono a noi ad inizio 2023 con il loro primo full-length: “Hades of the Unseen”, prodotto e pubblicato in maniera indipendente.

Il sound dei Nekromantas affonda le sue radici in quell’entroterra nordico che ha partorito i capolavori del black sinfonico di metà anni novanta. In particolar modo i siciliani strizzano l’occhio a dischi come “Dusk and Her Embrace” (1996) – i Cradel probabilmente rappresentano l’ispirazione più forte – e “Enthrone Darkness Triumphant” (1997). Influenze perfettamente udibili sin dalla doppietta iniziale “In The Erebos Night”/”The Dim Embrace”.
Non mancano inoltre anche influenze nere provenienti da atmosfere di realtà francesi come i Seth dell’era “Les Blessures de l’âme” (1998).
La vena sinfonica dei Nekromantas viene declinata con un’impronta gotica, nell’accezione che più si addice all’area geografica di riferimento, imperniata su melodie sontuose e al contempo minimali che talvolta assumono fattezze barocco/romantiche, come ben evidenziato all’inizio di “Wolf Stronghold”.
Ci troviamo di fronte a otto brani incisivi, in cui una certa raffinatezza stilistica, che necessita ancora di essere integralmente smaliziata, entra in rapporto dialettico con un approccio volutamente sgraziato; sia se restiamo all’interno del perimetro tracciato dalle parti più melodiche, sia se ci inoltriamo nelle profondità dell’anima d'acciaio della band.

“Hades of the Unseen” gode di suoni naturali – merito di una buona produzione volutamente retrò –, riuscendo ad attenuare la presenza della drum-machine, e di un certo retrogusto thrash/death che si esprime a pieno nel rifferama sciorinato da Antonio La Camera.
Vi è da segnalare che le doppie voci clean, maschile e femminile, in taluni frangenti assumono una veste ingenua e un po’ fuori dalle righe, tradendo forse la giovinezza della band, come si avverte più spiccatamente nel brano “In League With the Ancient Presences”.
Risulta interessante la cover, posta a chiusura, dei finlandesi Noenum, “Cult of the Black Sun”; una traccia raw-black completamente trasfigurata in chiave sinfonica.

Un viaggio all’interno di un mondo oscuro, sul filo del precario equilibrio, profuso nelle lyrics, tra attrazione e timore per le tenebre e le creature magiche che popolano la notte…
Sono i Nekromantas a tenderci la mano e a condurci nella foresta nera, tramite il giusto contrappunto tra efferata brutalità, sontuosità magiche prese in prestito da epoche lontane, e uno squisito gusto old-school che spero proprio sia in procinto di rinascere nel nostro bel paese.

Recensione a cura di DiX88

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