La mia dose di cattiveria contro il famigerato genere “Female Fronted Heavy Metal” l’ho già sputata parlando del disco degli Enchantya, oltre che del precedente lavoro dei Magica.
Ora, non posso certo continuare a ripetermi, no?
Quindi cosa mai potrò inventarmi per questo album?

In realtà, non devo inventarmi nulla, perché, esattamente come mi aspettavo, qui dentro non c’è nient’altro che la solita roba: bei riff, grande produzione, metal moderno e gradevole, accompagnato da una voce simil-lirica che ripete esattamente le stesse cose già sentite migliaia di volte.
Dunque, direte voi, perché sei invece di cinque come l’ultima volta? Beh, confrontando i due dischi devo ammettere che un passo avanti c’è stato: a livello di songwriting la band ha cercato di spingersi più in là, migliorando la resa dei brani, curando maggiormente gli arrangiamenti e anche la produzione. Insomma, un prodotto ben fatto.

Certo, per me rimane assolutamente un disco trascurabile, per molti di voi magari no. Come già detto per altre realtà di questo tipo, se vi piace il genere provateci. Ma vi deve piacere tanto, altrimenti troverete solo di che annoiarvi.