Copertina 7,5

Info

Demo
Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2011
Durata:19 min.
Etichetta:Indie

Tracklist

  1. ET LUX
  2. FREE ME
  3. PASSION LOST
  4. SOUL REBORN
  5. WAIT FOR ME

Line up

  • Lollo: bass
  • Zana: drums
  • Federico: Guitars, Keyboards, Orchestration
  • Monica: vocals

Voto medio utenti

Interessantissima quanto nuova realtà i carpigiani Hybrid Resolution, che arrivano sul nostro sito con un pò di ritardo (il demo in questione è del Novembre 2011) ma si fanno perdonare sfornando un dischetto di assoluto valore, tecnico e compositivo.

"Hybrid Resolution" è l'omonimo demo della band, che racchiude 5 canzoni (in realtà 4 più un'intro strumentale) che ci permettono facilmente di capire le coordinate musicali dei 4 musicisti, ovvero un gothic metal nord-europeo, con (bravissima) cantante donna e tanti, tantissimi inserti sinfonici e orchestrali. C'è da dire, giusto per toglierci i pochissimi sassolini dalle scarpe, che a volte le orchestrazioni in questione suonano vagamente "distanti" dal resto, come se fossero inserite un pò a forza, ma il risultato globale si assesta comunque su un buon livello.
L'altro difettuccio riscontrato nelle diverse canzoni è che terminano tutte in maniera un pò troppo brusca, quasi troncate, il che fa perdere al disco quel senso di continuità di cui magari necessiterebbe maggiormente. Niente di grave eh, intendiamoci, però se proprio dobbiamo guardare il pelo nell'uovo..
Ma detto questo, quello che avanza sono solo lodi per gli Hybrid Solution, dalla splendida voce di Monica Auditore ai sopracitati innesti orchestrali, fino ad arrivare ad una prestazione tecnica di tutto rispetto. E' un peccato che la chitarra di Federico Truzzi si possa apprezzare un pò poco, perchè quando viene lasciata libera di cimentarsi in un assolo come dio comanda, nella finale e bellissima "Wait for Me", lascia davvero piacevolmente sorpresi.
E' graditissimo anche il cameo di Matteo Valentini su "Free Me", che con il suo scream ben si accompagna alla voce pulita di Monica. Una soluzione che, se possibile, dovrebbe essere presa in considerazione in maniera più costante.
Ottima anche la produzione e il mixaggio, sempre a cura di Federico, che esaltano in maniera eccellente le sonorità proposte dalla band. Da segnalare anche la qualità di logo e copertina, segno che davvero nulla è lasciato al caso.

E tutto questo è chiaro segnale di voglia di fare, di sfondare e di farsi un nome nel panorama metal italiano prima ed europeo (e mondiale) poi. Perchè si può fare ottima musica anche non avendo alle spalle una major discografica, basta avere le idee, il talento e la voglia di metterle in pratica, accantonando la presunzione di essere "già arrivati" o "già imparati". E gli Hybrid Resolution hanno tutto questo e molto altro. Ci rivediamo alla prima prova sulla lunga distanza, da parte mia è una promessa.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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